Tutto è avvenuto nel corso del viaggio internazionale di Papa Francesco in Messico: il Pontefice ha incontrato 40.000 giovani emozionatissimi all’interno dello stadio di Morelia. Alla fine del suo discorso, un ragazzo ha strattonato vistosamente il Santo Padre, tirandolo per i vestiti per non farlo andare via.
Bergoglio ha quasi perso l’equilibrio e ha rischiato di cadere su un bimbo in sedia a rotelle che si trovava vicino al Pontefice. “Non essere egoista” ha poi esclamato Papa Francesco al giovane, dimostrando che anche lui, a volte, può perdere la pazienza.
Papa Francesco ha voluto incontrare i giovani, come detto, nella capitale dello Stato messicano Michoacan: il suo messaggio verso di loro è di speranza. Ha incoraggiato tutti a non rassegnarsi al traffico di droga (vera piaga sociale e risorsa economica del territorio), alla povertà e all’emarginazione. Questo rappresenta il dodicesimo viaggio internazionale di Bergoglio: è iniziato venerdi 12 febbraio e terminerà domani, giovedi 18 febbraio 2016. Ma il Santo Padre non ha visitato soltanto il Messico: la sua prima tappa è stata Cuba dove, venerdi 12 febbraio ha incontrato il Patriarca ortodosso russo Kirill all’aeroporto dell’Avana. Uno storico appuntamento durato un paio di ore che ha un’importanza particolare: simboleggia il dialogo tra i cattolici e gli ortodossi.
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