Siria, bombe su ospedali e scuole. Colpita la struttura di Medici Senza Frontiere, almeno 50 i morti

La vittima più piccola dell’ultimo bombardamento che ha colpito cinque strutture sanitarie in Siria è un neonato di pochi giorni. Il numero dei morti per ora è di cinquanta persone, bilancio provvisorio purtroppo destinato a salire. I razzi hanno colpito anche due scuole tra Aleppo e Idlib, a rimanere sotto le macerie molti bambini e studenti. Questo è il tragico resoconto dell’ennesima strage di una guerra iniziata nel 2011 e di cui ancora non si vede la fine.

Tra gli ospedali colpiti c’è anche una struttura di Medici senza Frontiere, situata a 280 chilometri da Damasco. La clinica è stata colpita da quattro missili e otto sono state le vittime, tutti membri dell’organizzazione sanitaria. L’attacco non lascia dubbi sulla sua natura: un atto deliberato mirato a colpire la popolazione civile che ora resta senza nessuna struttura sanitaria in una zona di conflitto.

Sconcerto per l’accaduto da parte del portavoce del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon che definisce l’accaduto come una “palese violazione delle leggi internazionali“. Intanto a Damasco nella serata di ieri è arrivato l’inviato di pace delle Nazioni Unite, Staffan De Mistura che nella giornata di oggi dovrebbe incontrare il Ministro degli Esteri, Walid al Muallem per cercare di arrivare a un cessate il fuoco, speranza sempre più lontana, ma necessaria.

Il Primo Ministro turco Ahmet Davutoglu, in visita in Ucraina accusa la Russia senza mezzi termini definendola uno stato terroristico. A confermare la provenienza russa dei raid è anche l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Mosca nega ogni accusa, sostenendo che siano stati missili statunitensi a colpire l’ospedale e invece gli Stati Uniti accusano l’esercito di Bashar al Assad. Uno scarica barile senza fine che di certo non servirà alle vittime dei bombardamenti e alla popolazione civile rimasta senza scuole e senza strutture sanitarie. Sdegno per l’accaduto anche da parte dell’Alto Rappresentante dell’Ue per gli Affari Esteri Federica Mogherini che ha definito l’accaduto “assolutamente inaccettabile.”

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