Lavoro, vola il dato sulle assunzioni nel 2015: boom dei contratti stabili

Il dato sulle assunzioni nel 2015 è molto positivo: 5.408.804 nell’anno appena trascorso. Netta crescita, dunque, rispetto al periodo precedente: +11% sul 2014 e + 15% sul 2013. A renderlo noto è stato l’Insp, che ha pubblicato i dati dell’Osservatorio sul precariato. Una crescita da attribuire, in particolar modo ai contratti a tempo indeterminato con circa 1,9 milioni di assunzioni e un incremento netto del 47% rispetto al 2014. Le assunzioni full time, invece, risultano essere meno del 60%.

Le assunzioni a tempo determinato sono rimaste stabili, mentre è calato il dato relativo ai contratti di apprendistato, che ha fatto registrare un -20%. Moltissimi contratti sono stati trasformati da tempo determinato a indeterminato. La percentuale dei nuovi rapporti di lavoro attivati/variati a tempo indeterminato sul totale dei rapporti attivati/variati è stata del 41% rispetto al 32% del 2014. Per i giovani fino a 29 anni, questa quota è passata dal 24,5% al 33,6%.

Dato interessante è anche quello riguardante la crescita delle posizioni di lavoro dipendente, trainato dall’incremento dei contratti a tempo indeterminato: +764.000 rispetto a fine 2014. Dato in flessione rispetto a fine 2014, invece (-158.000 posizioni di lavoro) per quanto riguarda contratti diversi dal tempo indeterminato, che comprendono tempo determinato, intermittente, apprendistato, somministrazione. Per quanto riguarda la composizione dei nuovi rapporti di lavoro in base alla retribuzione mensile, si registra una crescita della retribuzione intermedia (compresa tra 1.250 euro e 2.250 euro) per le assunzioni a tempo indeterminato. Per i contratti a termine, invece, si osserva un leggero slittamento verso retribuzioni maggiori.

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