Vola su una scopa, è brutta e vecchia, non ha proprio un bel carattere, ma se le stai simpatico ti porta caramelle e dolcetti, se però non ti sei comportato bene, solo carbone. Stiamo parlando della Befana, attesa nelle nostre casa, nella mattinata del sei gennaio. Tristemente nota per porre fine alle feste natalizie e benvoluta dai bambini per le belle calzette piene di dolci, ma da dove nasce il mito della vecchia strega buona?
La sua storia si perde tra leggende popolari e le storie del Vangelo. L’Epifania (dal greco manifestazione) è il giorno in cui i Re Magi portano preziosi regali al bambino Gesù nella grotta di Betlemme. Oro, incenso e mirra, questi i ricchi doni portati dai Magi che come spiega il loro nome erano ricchi astrologi orientali dediti alla magia e allo studio delle stelle. Da questa storia religiosa nasce la tradizione di portare doni ai più piccoli, ma perché proprio dalla Befana, una vecchia strega che spesso spaventa i bambini?
La risposta a questa domanda è ancora più vecchia della storia dei Magi raccontata nel Vangelo e risale ai riti della Madre Terra di popolazioni mediterranee molto antiche. La Befana è il simbolo dell’aridità della terra, resa poco fertile dal gelo dell’inverno e i suoi doni rappresentano l’abbondanza dei frutti della bella stagione che presto verrà. Un’antica leggenda che si perde nella notte dei tempi, racconta di una vecchia donna, stanca della vita, che di notte vola a cavallo della sua scopa spargendo sulla terra dei semi. Questa figura è Madre Natura secca e arida in questa stagione dell’anno, ma che aspetta la primavera per risorgere. Una bella storia che ci fa riflettere sul ciclo della vita e delle stagioni. Comunque sia questa sera prima di andare a letto ricordatevi di preparare una bella colazione per la Befana, altrimenti per voi solo carbone!
Foto by Facebook