La mancanza di posti di lavoro è un problema che, negli ultimi anni, si è fatto sempre più prioritario nell’ordine delle emergenze.
I posti di lavoro che mancano all’Italia sono circa 7 milioni: stando ai dati Istat, nel primo trimestre del 2015 il tasso di occupazione nella fascia d’età 15-64 anni era del 64.2%, cresciuto di un solo punto percentuale nel secondo trimestre.
Nello specifico, soprattutto i giovani sono penalizzati dalla carenza di occupazione: in Italia i giovani “Neet”, non occupati né iscritti a scuola o in apprendistato, sono il 26,09% degli under 30. Sono dati allarmanti, soprattutto se uniti alla recente statistica che dimostra come tra i giovani, in media, il 62% ha un lavoro che non corrisponde alla sua formazione.
E’ importante valorizzare le nostre risorse umane, così come è essenziale per le aziende una forza lavoro giovane, dinamica e preparata. Proprio per questo motivo, grandi aziende dei più disparati settori lavorativi hanno dato il via a campagne volte all’assunzione di dipendenti giovani, competenti e motivati.
Banzai, azienda leader nel mercato Internet e focalizzata sui settori e-Commerce e Media, è alla ricerca di giovani candidati con formazione specifica da inserire nel suo organico. Diverse le posizioni disponibili, basta accedere alla sezione “Lavora con noi” per verificare le disponibilità ed inviare la propria candidatura con un semplice click.
Per quanto riguarda il settore energetico, Eni sta promuovendo una campagna di assunzione per giovani ingegneri con competenze specifiche attraverso un semplicissimo sistema di recruiting online, che permette di creare un proprio profilo. Questo può essere costantemente aggiornato, e dà ai candidati la possibilità di essere contattati direttamente dall’azienda.
Il sito di Banca Italia, invece, permette di iscriversi ad un servizio di e-mail alert. Grazie a questo, i candidati potranno essere informati tramite posta, in tempi velocissimi, della pubblicazione di bandi di concorso. La Banca partecipa, inoltre, a incontri con studenti e neo-laureati in occasione di career days e ad appositi eventi per presentare la propria organizzazione, missione istituzionale e le offerte di lavoro aperte.
7 milioni di posti di lavoro mancanti, quindi. Una discrepanza tra l’Italia e la media europea che può e deve essere sanata grazie a chi crede ancora che sia utile dare una possibilità anche ai nostri giovani.