Dopo un negoziato andato avanti a ritmo serrato, con FS in via di privatizzazione, Terna ha acquisito la rete elettrica delle Ferrovie. A fine Ottobre la trattativa era stata sbloccata dall’ Autorità dell’Energia, che aveva fissato a 674 milioni di euro il valore della rete che alimenta al circolazione dei treni in Italia; fino a quel momento, Ferrovie dello Stato aveva stabilito un prezzo più vicino al miliardo di euro.
Nel valutare la congruità del valore dell’operazione, Rotschild ha assistito, come esperto indipendente, il comitato operazioni con parti correlate di Terna, mentre il Cda di questa è stato affiancato da Banca Imi e Unicredit.
E’ così che oggi, al termine delle trattative, per 757 milioni Terna aumenta la sua rete elettrica del 13%, imponendo il suo status di primo operatore indipendente d’Europa.
In un comunicato stampa odierno, la società dichiara che “[…]secondo i termini dell’operazione, saranno ricompresi nell’ambito della Rete di Trasmissione Elettrica Nazionale (“RTN”) 7.510 km di elettrodotti in alta e altissima tensione, 869 km di elettrodotti già facenti parte della RTN, per un totale di 8.379 km di elettrodotti, e 350 stazioni elettriche. Nel perimetro dell’operazione – che si colloca all’interno del processo di unificazione e ampliamento della RTN, che ha già prodotto e continuerà a generare consistenti benefici per le imprese e le famiglie italiane – rientra anche un contratto per il passaggio della fibra ottica di proprietà di BasicTel S.p.A. L’integrazione del perimetro di S.E.L.F. comporta una crescita di circa il 13% dei chilometri di linee elettriche complessivamente posseduti e gestiti da Terna che, con oltre 72mila km, si conferma il primo operatore indipendente d’Europa.”
Sulla ottima chiusura della trattativa, l’amministratore delegato di Terna, Matteo Del Fante, aveva già dichiarato nei giorni scorsi : “Si tratta di un traguardo importante, poiché questa acquisizione darà vita ad un’unica rete di trasmissione, che eviterà duplicazioni e consentirà di garantire maggiore sicurezza, efficienza e risparmi. Inoltre, in un’ottica internazionale, Terna potrà ora contare su una forza ancora maggiore nel processo di integrazione delle reti, sia in Europa che nel Mediterraneo.”
Un accordo che, insomma, soddisfa tutti. Con queste condizioni, FS ottiene infatti risorse da destinare agli investimenti in infrastrutture ferroviarie e per potenziare i trasporti pubblici; a Terna , invece, vanno asset che estendono e rafforzano la rete elettrica nazionale.
La Presidente Gioia Ghezzi ha ringraziato il precedente Cda e sottolineato che il nuovo Consiglio “è lieto di iniziare il proprio mandato con questo accordo” .