Molti proprietari sicuramente si saranno accorti, accarezzando il loro gatto tigrato, di una specie di lettera emme disegnata sulla fronte del nostro amico. È un particolare unico dei gatti con il mantello a strisce nere e grigie, sulla pelliccia degli altri animali monocolore non compare. A questa particolarità è legata una leggenda di Natale, con protagonisti i mici tigrati. Si racconta che la notte di Natale, quando Gesù è nato, nella stalla insieme a Maria, a Giuseppe e all’asino e il bue, ci fosse anche un gatto tigrato.
Come gli altri animali, anche il nostro amico si è avvicinato alla culla del bambino per scaldarlo e fargli le fusa, proprio come fa con noi. La gattina in questione era incinta e avrebbe dato alla luce i suoi cuccioli, anche lei quella stessa notte. La Vergine Maria, intenerita dalla sua dolcezza, le accarezzò la fronte e da quel giorno tutti i gatti tigrati come lei, hanno stampata sulla loro fronte la emme di Maria.
Forse è proprio questa la ragione per cui i nostri gatti non resistono alla tentazione di far parte del nostro presepe? Se fosse così dobbiamo per forza concedergli il posto e aggiungere alle statuette, una a forma di gatto. Questa è ovviamente una leggenda, non si hanno prove certe della validità storica e religiosa di questo racconto. Ma immaginando la situazione della nascita di Gesù possiamo credere che nella stalla il gatto fosse presente, infatti è stato da sempre vicino alla vita dell’uomo, sopratutto nelle case contadine era un ottimo alleato per tenere alla larga topi e piccoli roditori. Comunque siano andate le cose, la storia è una bella favola da raccontare ai nostri bambini in questi giorni di Natale, per ricordargli che anche i nostri amici animali, fanno parte di queste festività.
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