ROMA – Il libro dedicato al Parco della Majella, scritto dal giornalista Jacopo Giliberto, è il terzo volume della collana “Sentieri Sostenibili”, concepita da Snam, società leader in Europa nella realizzazione e gestione integrata delle infrastrutture del gas naturale, per raccontare l’integrazione tra le infrastrutture energetiche e i contesti naturalistici di particolare pregio presenti nella Penisola.
Come le due pubblicazioni che l’hanno preceduto, dedicate rispettivamente al Parco dei Nebrodi (Sicilia) e a quello delle Prealpi Giulie (Friuli-Venezia Giulia), il libro illustra alcune delle bellezze paesaggistiche e naturali dell’Italia spiegando al tempo stesso come le infrastrutture possano integrarsi armonicamente con esse. Ad essere ritratta, in questo caso, è l’esperienza percorsa da Snam nella realizzazione del gasdotto Campochiaro-Sulmona, che consente al gas proveniente dai deserti algerini e dal Sahara libico di risalire la Penisola, rispettando le migliori pratiche di sostenibilità.
Il gasdotto, che attraversa il parco per 15,6 chilometri, non è visibile perché sotterraneo. Fin dalla fase di progettazione, il tracciato è stato studiato per non creare all’ambiente alcun disturbo durante i lavori di posa. Dopo il passaggio, i terreni attraversati sono stati ripristinati in modo da lasciare un ambiente sano e pulito. Ogni particolare, dalla qualità delle erbe seminate sul terreno, alla tipologia e distribuzione degli alberi trapiantati, è stato condiviso con il Parco Nazionale della Majella.
Il territorio della Majella, nel cuore della Penisola, si affaccia da un lato sull’Adriatico e dall’altro sulle vallate intermontane. Con i suoi 74.095 ettari, l’area protetta si estende fra le province di Pescara, l’Aquila e Chieti, e comprende anche i monti Porrara, Rotella, Pizzalto e il complesso monti Pizzi – monte Secine.
Come ha scritto nella prefazione del volume il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti: “Il caso della Majella è emblematico. Il metanodotto che attraversa il parco per oltre 15 chilometri è invisibile e la sua realizzazione ha rappresentato un esempio di come si possa intervenire in un’area delicatissima con professionalità e attenzione“.
Quello della tutela ambientale è un tema di particolare interesse per Snam che, seguendo criteri sostenibilità, con le sue infrastrutture attraversa 33 aree SIC (Siti di Importanza Comunitaria), 18 Parchi Regionali, 4 Parchi Nazionali (Foreste Casentinesi, Maiella, Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, Pollino) lasciando intatti, ove non migliorati, i territori interessati.
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