Nella notte tra sabato e domenica lancette indietro di un’ora. Terna calcola che gli italiani hanno consumato 550 milioni di kWh di elettricità in meno grazie all’ora legale in vigore da marzo scorso.
Domani notte, dopo sette mesi di ora legale, torna l’ora solare: alle ore 03.00 della mattina di domenica, infatti, si dovranno spostare un’ora indietro le lancette degli orologi. L’ora solare resterà in vigore per i prossimi cinque mesi, fino a fine marzo 2016 quando poi scatterà nuovamente l’ora legale.
Ma quali sono stati i benefici dell’ora legale? Secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazione e quindi i transiti di energia lungo le linee in alta tensione, durante i sette mesi del periodo di ora legale – iniziato il 29 marzo scorso e che si chiuderà domani notte – grazie proprio a quell’ora quotidiana di luce in più che ha portato a posticipare l’uso della luce artificiale, l’Italia ha risparmiato complessivamente 552 milioni di kilowattora: per avere un’idea, si tratta di un valore pari al consumo medio annuo di elettricità di circa 210 mila famiglie.
Ecco come si è distribuito il minor consumo di elettricità – È nei mesi di aprile e ottobre che si è registrato, come di consueto, il maggior risparmio di energia elettrica. Il motivo? Presto detto. Questi due mesi hanno giornate più “corte” in termini di luce naturale, rispetto agli altri mesi dell’intero periodo. Spostando in avanti le lancette di un’ora, quindi, si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi come luglio e agosto, invece, poiché le giornate sono già più lunghe rispetto ad aprile, l’effetto “ritardo” nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità.
Minori costi per il sistema elettrico – Terna ha calcolato che in questi sette mesi di ora legale l’Italia ha risparmiato oltre 89 milioni di euro. Questo, infatti, è il valore che risulta considerando che per il cliente finale ogni kilowattora costa in media 16,17 centesimi di euro, al netto delle imposte. Facendo riferimento al periodo 2004-2015, il risparmio complessivo per l’Italia è stato di circa 7 miliardi e 270 milioni di kilowattora, pari ad un valore economico di oltre 1 miliardo di euro.
Dalla home page del sito Terna, è visibile la “curva di carico” che rappresenta l’andamento del consumo di energia elettrica in Italia in tempo reale.
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