Il ministro delle Finanze greco si dimette e lo fa con un secco annuncio via Twitter: “Minister No More!”. Con questo post Yanis Varoufakis lascia di fatto il suo incarico all’indomani della vittoria del OXI (“no”) al referendum in Grecia. L’economista, icona anti-austerity, che aveva condotto le trattative insieme al premier Alexis Tsipras, annunciando il suo passo indietro ha lasciando intendere che la richiesta è arrivata da Bruxelles, per “favorire gli accordi“. Arriva quindi il Varoufakis-day: impazza sul web la conferenza stampa in t-shirt, in cui l’economista ha ostentato tutta la soddisfazione per il successo del “no”. In questi mesi, è stato al centro delle interminabili trattative per trovare un’intesa sostenibile sul buco dei conti di Atene. Ma a Bruxelles, ormai da tempo non godeva più di fiducia e grande stima. Tanti negoziatori facevano trapelare la loro insofferenza nei suoi confronti, a differenza di Tsipras che ha sempre mantenuto, nonostante le circostanze, un contatto anche umano con i vertici delle istituzioni Ue.
In un post sul suo blog Varoufakis spiega che l’esito del referendum di domenica 5 luglio “resterà nella storia come un momento unico in cui una piccola nazione europea si è ribellata alla stretta del debito“. L’ex ministro ha spiegato così il motivo della sua scelta, che non appare poi tanto personale, bensì politica: “Subito dopo l’annuncio dei risultati del referendum, sono stato messo a conoscenza di una certa preferenza da parte dei partecipanti all’Eurogruppo per la mia… ‘assenza’ da quegli incontri; un’idea che il primo ministro giudica essere potenzialmente d’aiuto per raggiungere un accordo. Per questa ragione, oggi, lascio il ministero delle Finanze. Considero mio dovere aiutare Alexis Tsipras a sfruttare il capitale che il popolo greco ci ha garantito attraverso il referendum“.
–
Ha poi aggiunto che porterà addosso “con orgoglio il disgusto dei creditori” e ha sottolineato che “noi della sinistra sappiamo fare gioco di squadra, senza interessarci ai privilegi delle cariche”, per cui continuerà a sostenere il premier Tsipras, il nuovo ministro delle Finanze e il governo greco. “Lo sforzo sovrumano per onorare il coraggio del popolo della Grecia e il famoso OXI che i greci hanno donato ai democratici di tutto il mondo, è solo l’inizio“, ha concluso sul suo blog. Ma di conclusione non ci sarà l’ombra: è vero, Varoufakis si è dimesso, ma questo atto lo farà, verosimilmente, diventare il simbolo del pensiero critico, della campagna contro lo strapotere della finanza, della resistenza irriverente ai poteri internazionali. Insomma, lo show di Varoufakis è solo iniziato.
Foto by Facebook
Nel mondo della mobilità, le esigenze dei consumatori sono in continua evoluzione, spingendo il settore…
Dalla valutazione dello stile dell’arredo alla ricerca di effetti cromatici e materici particolari, gli elementi…
L'esplosione di Jannik Sinner sta creando anche un po' di rimpianti negli occhi di chi…
Anche il Natale può essere mezzo per lo sviluppo della cultura, lo confermano eventi come…
Lewis Hamilton ha dimostrato di vivere un momento non semplice, il pilota di F1 si…
Non è un gran momento per il Milan e per Stefano Pioli, dopo il ko…