Tra poco più di una settimana i quasi 20 milioni di proprietari di case e i 25 milioni proprietari di altri immobili saranno chiamati a versare l’acconto della Tasi (Tassa sui servizi indivisibili dei Comuni, quali illuminazione e manutenzione stradale), e la prima rata Imu. La data “nera” delle tasse è infatti martedì 16 giugno 2015.
La buona notizia è che sono tenuti a versare l’IMU i proprietari di immobili adibiti ad abitazione principale solo se questa sia di lusso/di pregio (rientrante quindi nelle categorie catastali A1, A8 e A9) insieme alle relative pertinenze. L’Imu quindi non è dovuta neanche per il 2015 sulla prima casa, a meno che questa non abbia le caratteristiche di immobile di lusso. Sono assimilate all’abitazione principale le seguenti unità immobiliari: immobile posseduto a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che hanno la residenza in istituti di ricovero o sanitari (a condizione però che non concedano l’immobile in locazione), l’immobile concesso in comodato a parenti in linea retta entro il primo grado (ad esempio la casa concessa dal padre al proprio figlio), ma se si rispettano determinati limiti di reddito (l’esenzione dall’IMU in vari Comuni si prevede solo se il comodatario appartiene ad un nucleo familiare il cui ISEE non è superiore a 15.000 euro lordi annui).
La Tasi invece è dovuta invece su tutti gli immobili, anche quelli concessi in locazione. In questi caso sono tenuti a pagarla anche gli inquilini in una quota stabilita tra un minimo del 10 e un massimo del 30%, dell’imposta totale. La quota restante è invece a carico del proprietario di casa. La decisione è rimessa al singolo Comune che nella delibera decide la quota gravante sull’inquilino, altrimenti nel silenzio dell’amministrazione comunale, si applica il minimo al 10%.
Riguardo al calcolo dell’importo da pagare per IMU e Tasi 2015 è opportuno ricordare che le aliquote fissate dal proprio Comune per il 2014 sono valide per il pagamento del primo acconto in scadenza il prossimo 16 giugno, anche nel caso in cui il Comune stesso abbia già deliberato le aliquote valide per il 2015. Infatti rispetto all’anno scorso non sono cambiate le regole previste per calcolare le tasse sulla casa introdotte, insieme alla Tari (Tassa sui Rifiuti), con la IUC (Imposta Unica Comunale). L’IMU e la Tasi hanno la stessa base imponibile che è data dal valore della rendita catastale, rivalutata al 5% e poi moltiplicata per il coefficienti previsto dalla legge (160 per l’abitazione principale). All’importo ottenuto si applicano poi le aliquote e le detrazioni, che sono diverse da Comune a Comune.
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