Continuano gli sbarchi di migranti sulle coste italiane e continuano senza sosta le operazioni di salvataggio da parte di Marina Militare, Guardia Costiera e Guardia di Finanza nel Canale di Sicilia.
Nel lungo fine settimana del Primo Maggio sono stati soccorsi circa 6.000 uomini mentre 10 persone sono morte. A due settimane dalla disastro al largo della Libia con oltre 750 migranti scomparsi in fondo al mare, il canale di Sicilia è ancora una volta il palcoscenico della disperazione, di coloro che tentano di raggiungere l’Europa ad ogni costo e contro ogni rischio.
C’è stata, però, l’occasione di assistere a un piccolo miracolo: a bordo del pattugliatore Bettica, che stava portando a riva 654 migranti recuperati in 4 interventi di soccorso, nella notte di ieri è nata una bambina. La piccola e la madre, imbarcata a travaglio iniziato, sono al momento in buone condizioni.
Nelle immagini di seguito invece, il salvataggio di 329 migranti trasportati a Lampedusa da un pattugliatore della Guardia di Finanza. Il gommone, soccorso nel pomeriggio di ieri, si trovava alla deriva. Tutti i profughi, di origine sub sahariana, stanno bene e sono stati portati al centro d’accoglienza di contrada Imbriacola dove, al momento, si trovano 1.170 immigrati.
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Le condizioni meteo marine buone favoriscono il flusso di persone in fuga dalle coste dell’Africa. Negli ultimi 2 giorni sono state una ventina le imbarcazioni in difficoltà raggiunte dai soccorritori. Un attività senza sosta e tanti video e foto che raccontano di storie. Storie di disperazione di chi riesce a raccontarle, approdando in Italia a bordo di qualche nave-soccorritrice. Storie che si perdono, come quelle delle decine e decine di morti, di persone che non sono riuscite a partire, i cui corpi sono rimasti sulla sabbia delle spiagge libiche. Storie di chi vive questa agonia da vicino, e lavora incessantemente per soccorrere chi rifugia l’ultima speranza in quel mare, un lembo di acqua che li separa da una vita migliore o dalla peggiore delle fini.
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