Vaticano: l’ambasciatore francese Stefanini rifiutato perché gay?

Laurent Stefanini il 05 gennaio è stato nominato, sulla carta, ambasciatore francese presso la Santa Sede. Nella pratica dei fatti non ha ancora assunto le sue funzioni. Questo perché, secondo quanto riportato dai media francesi, tra cui Le Monde, il candidato non sarebbe gradito al Vaticano poiché gay.

Stefanini, attualmente capo del protocollo all’Eliseo, è stato il vice dell’ambasciata dal 2001 al 2005, ed è cattolico praticante, non sposato e senza figli. Ma la vociferata omosessualità del nominato, scrivono i giornali francesi, non convincerebbe la Santa Sede che quindi tace, tardando nell’accreditarlo.

L’Ansa descrive così la figura di Laurent Stefanini:

Ex capo del protocollo dell’Eliseo ed ex numero due dell’ambasciata di Francia presso la Santa Sede a Roma, Laurent Stefanini è stato nominato il 5 gennaio scorso dal presidente François Hollande in consiglio dei ministri per succedere a Bruno Joubert a Villa Bonaparte, posto ormai vacante. “Non c’è figura più adatta di Stefanini per rivestire il ruolo di ambasciatore di Francia presso la Santa Sede“, ha insistito la fonte del Quai d’Orsay, ribadendo più volte la “profonda conoscenza” del diplomatico dei dossier legati al mondo cattolico e alle relazioni con la Santa Sede. A Parigi, la fonte ha anche tenuto a spiegare che Stefanini ha ottenuto “il pieno appoggio” della Conferenza episcopale francese e che per Parigi “non c’era migliore candidatura possibile”. “Quanto alla sua sessualità, è una questione strettamente privata, ci asteniamo da ogni commento”, puntualizzano a Parigi, spiegando che in questo genere di dossier “non c’è mai un niet”, quanto piuttosto “un’assenza di risposta” sulla proposta di candidatura. “In ogni caso – ha tagliato corto – la procedura è ancora in corso“. La fonte del ministero degli Esteri di Parigi ha infine rivelato che Stefanini era “osteggiato” dai militanti della Manif Pour Tous, il movimento che protestò duramente contro il progetto di legge sulle nozze gay, una delle principali riforme adottate dal governo socialista di Hollande.

Eppure, riportano i giornali francesi, la scelta di Stefanini sarebbe stata appoggiata dall’Arcivescovo di Parigi, André Vingt-Trois. Quest’ultimo avrebbe scritto di persona a Papa Francesco per sostenere la scelta del Consiglio dei ministri francese. Ma per ora in Vaticano tutto tace. Un silenzio di imbarazzo? Sicuramente imbarazzante è la vicenda tra Francia e Santa Sede.

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