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Kenya, la marcia contro il terrorismo a Nairobi e Garissa

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In migliaia hanno marciato ieri attraverso il centro di Nairobi e Garissa per onorare le 148 vittime dell’attentato terroristico che ha avuto luogo nel campus universitario keniota e per esortare il governo a garantire una maggiore sicurezza sociale. Sono scesi soprattutto in piazza per sfidare i terroristi artefici dell’attentato di giovedì scorso. L’aviazione militare keniota ha bombardato lunedì due campi di Al-Shabaab, il gruppo di estremisti che ha rivendicato il massacro. Non si hanno dettagli sulle perdite tra gli integralisti islamici, ma si è trattato della prima risposta militare di Nairobi dopo il sanguinoso attacco dei terroristi somali contro l’università.

La manifestazione ha avuto luogo nella capitale e a Garissa. I cortei lungo le principali arterie ed incroci hanno provocato il blocco del traffico nei centri della città. I dimostranti, molti dei quali giovani studenti vestiti di nero per il lutto, hanno marciato pacificamente spesso cantando e esibendo cartelli, e per esprimere il loro malessere nei confronti di Al- Shabab e la loro vicinanza alle famiglie delle vittime.

Il corteo principale si è fermato, a Nairobi, sotto l’edificio che accoglie gli uffici del presidente keniota Uhuru Kenyatta, per presentare una richiesta allo Stato di risarcimento per le famiglie delle vittime di Garissa. Tra le richieste della folla anche la costruzione di un memoriale dell’attentato e il potenziamento della sicurezza nei luoghi di interesse pubblico.

Potremmo essere i prossimi – gridano degli studenti – queste persone possono colpire ovunque, non siamo al sicuro“. Su una strada, gli studenti al passaggio di un camion della polizia locale, hanno cominciato a sbattere sui lati del veicolo chiedendo con rabbia: “Dove eravate?” e “Vogliamo le armi!“.

Il governo di Kenyatta ha dovuto affrontare forti critiche per il presunto ritardo nella risposta delle forze di sicurezza all’assalto dell’università. Ieri l’autorità competente ha fermato cinque persone sospettate di essere collegate all’attacco di Garissa. I cinque arrestati, che secondo la polizia hanno fornito armi ai quattro terroristi di Al-Shabaab, sono: Mohammed Adan Surow, Osman Abdi Dakane, Mohammed Abdi Abikar, Hassan Aden Hassan e Sahal Diriye Hussien.

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