UPDATE 03/04/2015
Le stime delle vittime dell’attentato terroristico che ha avuto luogo nel campus di Garissa in Kenya, purtroppo sono salite vertiginosamente. Alcune fonti del Ministero dell’Interno keniota riportano la fine dell’assedio e la cifra di 147 morti, quattro dei quali sarebbero gli aggressori.
02/04/2015
È di oggi l’attacco a un campus a Garissa, nella parte nord-est del Kenya da parte di un gruppo di terroristi islamici. Sale a sedici la stima dei morti e una settantina i feriti. L’azione è stata rivendicata dai miliziani di Al-Shabaab: cellula insurrezionale islamista attiva in Somalia. È l’ennesimo episodio in cui gli estremisti somali superano le frontiere del loro Paese per bersagliare il Kenya.
Una strage a cui si somma la preoccupazione per tutti gli studenti e i docenti tenuti in ostaggio all’interno dell’Università, il cui numero non è stato ancora definito precisamente. Le autorità keniote circondano la struttura e al momento la situazione è in via di risoluzione. Le forze di polizia locale agendo insieme all’esercito sono riuscite ad evacuare tre delle quattro residenze universitarie; i terroristi sono rimasti asserragliati con un imprecisato numero di ostaggi all’interno dell’ultimo dormitorio, non ancora espugnato dalle forze dell’ordine.
L’Agi racconta così l’accaduto:
Uno dei tre portavoce del gruppo terroristico, Sheikh Ali Mohamud Rage, ha riferito che “i mujaheddin prima hanno separato i musulmani dai non musulmani”, poi hanno liberato i primi e trattenuto gli altri, cristiani, in ostaggio. “Il Kenya è in guerra con la Somalia“, ha ricordato, “la loro missione e’ uccidere quelli che sono contro gli Shebaab“.
L’attacco e’ cominciato all’alba. I jihadisti hanno preso d’assalto il campus intorno alle 04:30 ora italiana: hanno sparato alle due guardie al cancello di ingresso e poi, una volta entrati, hanno aperto il fuoco a caso, prima di asserragliarsi in uno dei dormitori degli stuudenti. I numeri non sono chiari.
Il governo di Nairobi ha organizzato un ponte aereo per i soccorsi e ha già portato 4 dei feriti più gravi, nella capitale. Intanto l’area intorno alla cittadina universitaria, composta da un ventina di edifici e situata a meno di un chilometro dalla città, è stata completamente isolata e i media vengono tenuti lontani. Legati ad Al Qaeda e sostenitori di una variante della sharia molto intransigente, gli islamisti somali hanno moltiplicato gli attentati sul territorio kenyano negli ultimi anni, attaccando chiese, localita’ turistiche, scuole, causando 200 morti solo nel 2014. Gli attacchi si sono intensificati dopo l’offensiva militare lanciata da Nairobi in territorio somalo nell’ottobre 2011, mirata proprio contro gli Shebaab.
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La cellula Al-Shabaab, ufficialmente affiliati ad Al Qaeda, occupa una posizione di rilievo all’interno del sistema jihadista mondiale, numerosi e brutali sono infatti i loro attacchi. Le loro attività, troppo spesso trascurate dai governi e dai media occidentali, riaccendono i riflettori sulla minaccia e il potenziale offensivo degli estremisti islamici che imperversa anche in Somalia.
Foto by Twitter
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