Un violento scoppio ha scosso ieri il cuore di New York. È avvenuta alle 15 ora locale, le 20 in Italia, una grande esplosione all’interno di un edificio tra la Sixth Street e la Second Avenue nell’East Village di Manhattan. Pochi minuti dopo è scoppiato un incendio che si è esteso su una fila di edifici residenziali, coinvolgendo quattro palazzi e provocando il crollo di tre di essi.
Alcuni bilanci parlano di 19 feriti, quattro dei quali si troverebbero ricoverati in condizioni critiche al Bellevue Hospital di Manhattan, ma le stime sono destinate ad aumentare. L’incidente arriva proprio ad un anno dall’esplosione che causò nel marzo 2014 la morte di otto persone ad Harlem.
Secondo quanto riferito dal sindaco di New York Bill de Blasio, arrivato prontamente sulla scena dell’incendio, a causare l’esplosione potrebbe essere stata una fuga di gas. Nel palazzo infatti erano in corso dei lavori “da parte di aziende private“, ha detto de Blasio. Ha poi aggiunto che un’ora prima dell’incidente gli ispettori dell’azienda che gestisce la fornitura di gas e di elettricità nella città di New York avevano ispezionato il luogo trovando delle irregolarità. “Fino a che non sapremo cosa è successo, non potremo dare un giudizio. Dobbiamo indagare a fondo” ha sottolineato de Blasio.
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“È stato come un terremoto“, raccontano i testimoni che parlano di una deflagrazione che ha fatto letteralmente tremare la terra. All’esplosione è seguito il caos nelle vie del quartiere e la popolazione residente negli edifici circostanti è stata evacuata dai vigili del fuoco. Tre edifici sono crollati e un altro è stato danneggiato. Il sindaco ha spiegato alla stampa che il dipartimento dei Vigili del Fuoco di New York intervenendo in maniera tempestiva e con 250 soccorritori, è riuscito a contenere l’incendio di ben quattro edifici.
Questa esplosione è avvenuta a un passo dal nucleo dell’East Village: tra la New York University, il Cooper College e piazza St. Mark’s. Una zona abitata da molti studenti, animata a ogni ora del giorno. L’altissima colonna di fumo nero è stata visibile anche dagli stati limitrofi, a partire dal vicino New Jersey. Le persone sfollate vengono assistite dalla Croce rossa, che ha allestito un centro accoglienza in una scuola della zona. Gli appartamenti coinvolti nell’incidente sono, secondo le prime stime, una cinquantina.
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