Processo Ruby, la Cassazione assolve definitivamente Berlusconi

La Cassazione mette la parola fine al processo Ruby. Silvio Berlusconi viene assolto definitivamente.
I giudici della Corte suprema, dopo un confronto approfondito e indubbiamente combattuto, hanno sciolto la camera di consiglio dopo più di dieci ore, confermando la sentenza della Corte d’Appello che, il 18 luglio scorso, aveva ribaltato quella di primo grado, in cui l’ex premier era stato condannato dal tribunale di Milano a sette anni di reclusione per le accuse di concussione e prostituzione minorile.

Il procuratore generale della Cassazione, Edoardo Scardaccione, aveva chiesto ai giudici della Sesta Sezione di annullare interamente la sentenza di secondo grado che assolveva con formula piena l’ex premier.
La sentenza invece va a confermare la precedente: non c’è stata concussione per induzione e neanche prostituzione minorile. Nella casa di Arcore si saranno verificati fatti di prostituzione con compensi – così come ammettono gli stessi difensori dell’ex premier, Franco Coppi e Filippo Dinacci – «ma manca la prova che Berlusconi prima del 27 maggio sapesse che Ruby era minorenne».

«Felice e pronto a tornare in campo» il primo commento di Berlusconi. «Non avendo mai avuto nulla da rimproverarmi, ero certo che le mie ragioni sarebbero state riconosciute», rileva il leader di Forza Italia. «Rimane però il rammarico per una vicenda che ha fatto innumerevoli danni non solo a me, alla mia famiglia e alle altre persone innocenti coinvolte, ma a tutti gli italiani, alla vita pubblica del nostro paese e alla nostra immagine nel mondo». Continua ringraziando «gli avvocati che mi hanno assistito, le persone care, i miei amici e collaboratori che mi sono stati vicini e mi hanno sostenuto in questi anni». Conclude ringraziando i leader politici di tutto il mondo, e i milioni di italiani di tutte le fedi politiche, che gli hanno testimoniato stima e rispetto e che non hanno creduto alle accuse che lo hanno coinvolto.

Renato Brunetta affida a Twitter la sua gioia per la decisione della Corte suprema: «Berlusconi in campo più forte di prima, con un grande partito alle spalle». Cinguetta il Presidente dei deputati di Forza Italia: «Oggi l’Italia è un Paese migliore».

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