Omicidio Pamela Mastropietro: la telefonata shock dalla mansarda degli orrori

Spuntano nuove testimonianze nell’indagine sulla morte di Pamela Mastropietro, la 18enne romana fatta a pezzi nel Maceratese. Anyanwu, il quarto indagato, ha confessato alcuni elementi importanti in merito alle telefonate della sera dell’omicidio.

Continuano senza sosta le indagini per la morte di Pamela Mastropietro, la 18enne romana uccisa e il cui corpo, fatto a pezzi e riposto in due in trolley, è stato rinvenuto in un fossato a Pollenza, in provincia di Macerata. Stando alla testimonianza della bigliettaia della stazione, riportata da Chiara Gabrielli per Il Resto del Carlino, Pamela voleva tornare a casa a Roma, purtroppo però ha perso il treno regionale per un soffio: “Dovevano essere appena passate le 7.34, perché il treno per Roma era partito da poco. Mi chiese quando era il prossimo e le risposi che doveva attendere le 13, poi andò via. È tornata una seconda volta una decina di minuti dopo, chiedendomi se c’era qualche altra coincidenza da prendere per potere partire prima e raggiungere ugualmente Roma, ma le dissi di no. Ha fatto avanti e indietro per la stazione per un po’ e poi io non la ho più vista“.

Un tassista ha inoltre raccontato: “Me la ricordo bene – racconta il tassista – non so dire esattamente che ora fosse, sarà stata la metà della mattinata. Ero all’esterno della stazione quando la ragazza si è avvicinata e ha detto che doveva andare tra i giardini e il terminal delle corriere. Le sarebbe costato sette, otto euro al massimo. Lei, sentito il prezzo, mi ha risposto che aveva pochi soldi. Le ho fatto presente che ero lì per lavorare, non per perdere tempo, e se voleva ero a disposizione. Lei ha fatto avanti indietro tra la sala d’attesa e i binari, più volte, poi è tornata a chiedermi come poteva arrivare ai giardini. Le ho spiegato quale percorso poteva fare a piedi, le ho anche detto che non era molto distante. Lei però ha continuato ad aggirarsi per la stazione. Dopo qualche minuto, mi si è presentato un cliente e sono partito. Quando più tardi sono rientrato in stazione, lei non c’era più“.

Il quarto indagato per l’omicidio di Pamela Mastropietro, Anthony Anyanwu, ha rivelato agli inquirenti la telefonata che ha ricevuto il giorno della morte della ragazza romana dalla mansarda degli orrori: “Una ragazza si è sentita male, cosa dobbiamo fare?“. L’uomo però, stando quanto riportato da Paola Pagnanelli per Il Resto del Carlino, sebbene abbia rivelato qualcosa in merito a quella giornata,secondo gli inquirenti, non sta veramente collaborando. Sono ancora molti i dubbi. Ai carabinieri ha detto di aver ricevuto quella chiamata, ma di non aver voluto interessarsi. In secondo momento ha rivelato di aver ricevuto un’altra telefonata nella quale gli è stato detto che la ragazza si era ripresa. Il procuratore Giovanni Giorgio ha smentito le piste dei riti voodoo e le ipotesi di coinvolgimento della mafia nigeriana.

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