Omicidio Emanuele Morganti: folla in Tribunale

E’ arrivato il giorno decisivo per i quattro indagati dell’omicidio di Emanuele Morganti, il 20enne di Tecchiena brutalmente ucciso fuori ad una discoteca di Alatri nelle notte tra il 24 e il 25 marzo dello scorso anno. Gli imputati potrebbero essere rinviati a giudizio; fondamentale per tale decisione il ruolo della relazione del medico legale.

Il giorno della verità sulle sorti dei quattro indagati per il brutale omicidio di Emanuele Morganti, il giovane 20enne di Tecchiena massacrato di botte e lasciato morire la notte tra il 24 e il 25 marzo del 2017 fuori la discoteca Mirò Music Club di Alatri, è arrivato. Oggi, 16 febbraio, Mario Castagnacci, di anni 27, il padre Franco Castagnacci, di anni 50, Paolo Palmisani, di anni 24, e Michel Fortuna, di anni 25, dovranno comparire nell’aula della Corte di Assise di Frosinone dove si deciderà se gli imputati andranno o meno rinviati a giudizio.

I quattro uomini sono tutti accusati di aver massacrato a botte il giovane Emanuele Morganti. A rivestire un ruolo fondamentale nel corso dell’udienza è la relazione medico legale, secondo la quale a causare la morte del ragazzo quella tragica sera è stata l’emorragia cerebrale provocata dall’urto contro il montante di una macchina parcheggiata nella piazza dove si trovava la discoteca.

E’ prevista una forte partecipazione dei cittadini rimasti molto colpiti dalla tragica morte del giovane di Tecchiena: numerosi i manifesti affissi nella zona del Tribunale di Frosinone che invitano ad una partecipazione di massa, chiedendo giustizia per la morte di Emanuele Morganti che quella tragica sera, in compagnia della fidanzata e di due amici, voleva semplicemente trascorrere qualche ora in maniera allegra, come tutti i ragazzi della sua età. Cosa abbia scaturito tale brutalità contro il giovane rimane al momento ancora un mistero: molte le ipotesi. L’unica cosa certa è che un giovane è stato brutalmente picchiato da un gruppo di persone con un furia impressionante ed un atto del genere non può e non deve rimanere impunito.

AGGIORNAMENTO ORE 11.00: A decine si sono presentati davanti al Tribunale di Frosinone armati di striscioni e cartelli che chiedevano giustizia per il povero Emanuele Morganti. Si è trattata di un’iniziativa pacifica, come riporta CiociariaOggi.it. L’udienza, al momento, è terminata ma non è ancora stata resa nota la decisione del Giudice per le Udienze Preliminari. Le difese, come riporta Il Messaggero, hanno chiesto la rimessione del processo per incompatibilità ambientale alle luce delle tensioni che si sono registrate intorno alla vicenda che, secondo gli avvocati, potrebbero turbare lo svolgimento del processo. Il gup del Tribunale di Frosinone, Antonello Bracaglia Morante, ha rimesso la decisione alla Cassazione. Ora toccherà alla Suprema Corte stabilire se il processo può essere svolto nel Tribunale di Frosinone o se invece deve essere trasferito davanti alla corte di un altro distretto giudiziario.

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