Omicidio Noemi, aggredito e malmenato in carcere il fidanzato reo confesso: aria tesa attorno a Lucio

Clima teso nel carcere di Quartucciu: nel giro di poche settimane il fidanzato reo confesso dell’omicidio di Noemi Durini, Lucio, ha subito diverse aggressioni. Il giovane, accusato di aver ucciso la 16enne di Specchia, è stato preso a calci e pugni dagli altri detenuti.

In poche settimane il fidanzato reo confesso dell’omicidio di Noemi Durini è stato vittima di due aggressioni da parte degli altri detenuti minorenni. Il clima nel carcere minorile di Quartucciu, in provincia di Cagliari, è diventato teso e il giovane Lucio, diventato maggiorenne in cella, è stato preso a calci e a pugni dagli altri reclusi. Il ragazzo, come riportato dall’inviato Francesco Oliva de La Gazzetta del Mezzogiorno, in entrambi i casi non ha fatto ricorso alle cure dei sanitari.

A far scoppiare le scintille all’interno del penitenziario sono state alcune questioni interne maturate all’interno dell’edificio tra Lucio e gli altri detenuti. Entrambi gli episodi sono stati segnalati alla direzione penitenziaria ma, per il momento, non sono stati presi provvedimenti. I legali del 18enne hanno chiesto di poter trasferire il giovane in un altro carcere. Momentaneamente non è stata però presentata alcuna richiesta dalla difesa, che sta valutando quale possa essere la soluzione migliore.

Nel frattempo l’inchiesta per la morte di Noemi Durini, la 16enne di Specchia brutalmente uccisa il 3 settembre del 2017, va avanti. Il sostituto procuratore della Procura dei Minori, Anna Carbonara, venerdì conferirà l’incarico al medico Vincenzo Verdoliva di eseguire gli esami di tipo biologico, genetico e molecolare per rilevare tracce biologiche o di DNA sui reperti ritrovati nell’automobile Fiat 500 sequestrata in casa di Lucio, sul luogo del ritrovamento del cadavere della studentessa e in sede di esame autoptico per la successiva comparazione con i profili genetici del 18enne di Montesardo salentino e della vittima. La Procura ha inoltre disposto anche una consulenza sui cellulari e sugli apparati informatici sequestrati sia al giovane indagato che ad Emanuela Cassano, Cosimo Micelli, Immacolata Rizzo, Mauro Ponzetta, Francesco Borri e Giuseppe Zippo. Il conferimento dell’incarico, come riporta La Gazzetta del Mezzogiorno, è previsto per venerdì.

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