Tragedia familiare a Parete, in provincia di Caserta: marito e moglie, rispettivamente di 82 e 79 anni, sono stati trovati morti sgozzati all’interno deella loro abitazione. Si cerca il figlio, di 40 anni. In passato, secondo elementi raccolti dagli investigatori, il quarantenne avrebbe tentato il suicidio e sarebbe stato sottoposto anche a un trattamento sanitario obbligatorio. Un raptus di follia potrebbe essere, secondo i Carabinieri, il movente del fatto. Il sindaco in lacrime: “Li conoscevo personalmente. Parete è una piccola comunità e ci conosciamo tutti; con loro spesso chiacchieravamo, erano brave persone, molto umili, che facevano gli agricoltori”.
Un’altra strage in famiglia in Italia. A Parete, in provincia di Caserta, marito e moglie (rispettivamente di 82 e 79 anni), sono stati ritrovati morti sgozzati all’interno della loro abitazione. Si cerca il figlio, di 40 anni. Secondo la prima ricostruzione dei fatti, come anche riportato da ‘La Repubblica’, si sospetta che sarebbe stato lui ad aver ucciso la coppia.
Stando agli elementi raccolti dagli investigatori, in passato, il quarantenne avrebbe tentato il suicidio e sarebbe stato sottoposto anche a un trattamento sanitario obbligatorio. Secondo i Carabinieri, il movente del fatto potrebbe essere un raptus di follia. I due cadaveri presentavano diverse ferite di arma da taglio al collo.
Il sindaco di Parete (Caserta), Gino Pellegrino, in lacrime, ha dichiarato a proposito del duplice delitto che ha sconvolto il paese: “Li conoscevo personalmente. Parete è una piccola comunità e ci conosciamo tutti; con loro spesso chiacchieravamo, erano brave persone, molto umili, che facevano gli agricoltori; conosco anche il figlio, so che andava in campagna a lavorare, ed è in cura presso l’Asl per problemi psichici. Stamani ho saputo che in passato il figlio aveva subito un Tso; in ogni caso non se l’era mai presa con i genitori, che ripeto, sono persone che non hanno mai creato tensione”.
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