Koenigsegg Agera RS, è record nella sfida da 0 a 400 km/h e ritorno

La Koenigsegg Agera RS ha ‘stracciato’ il record precedentemente stabilito da Bugatti Chiron nello ‘0-400-0’, cioè lo scatto da 0 a 400 chilometri orari per poi tornare a 0. La sfida era stata preannunciata da una foto pubblicata sui social network, ma nelle scorse ore è arrivata la conferma ufficiale del nuovo primato attraverso un video. L’impresa è stata realizzata a Vandel, in Danimarca. La Koenigsegg Agera RS , guidata dal driver Nicklas Lilja, ha completato l’operazione in 36,44 secondi, oltre 5 secondi in meno del precedente record di Bugatti che aveva fermato il cronometro a 41,96 secondi. La Koenigsegg vantava già il record per lo ‘0-300-0’, stabilito con la Agera One:1 (l’impresa è stata compiuta in appena 17,95 secondi). Ora, è arrivato un nuovo record sui 400 km/h. La Bugatti Chiron proverà a riprendersi il ‘trono’?

Il record nella sfida ‘0-400-0‘, cioè lo scatto da 0 a 400 chilometri orari per poi tornare a 0, ha un nuovo detentore: è la Koenigsegg Agera RS, che dopo aver preannunciato la sfida alla Bugatti Chiron con una foto pubblicata sui social network, ha dato prova del suo straordinario risultato con un video caricato su Youtube.

L’impresa è stata realizzata a Vandel, in Danimarca. La Koenigsegg Agera RS, guidata dal driver Nicklas Lilja, ha completato l’operazione in 36,44 secondi, oltre 5 secondi in meno del precedente record di Bugatti che aveva fermato il cronometro a 41,96 secondi. La Bugatti Chiron aveva impiegato 32,6 secondi per toccare i 400 chilometri orari, per poi arrestarsi in seguito ad altri 9,3 secondi. La Koenigsegg Agera RS ha impiegato 26,88 secondi per passare da 0 a 400 chilometri orari e 9,56 secondi per rallentare da 400 km/h fino alla frenata completa.

La Koenigsegg vantava già il record per lo ‘0-300-0’, stabilito con la Agera One:1 (l’impresa è stata compiuta in appena 17,95 secondi). Ora, è arrivato un nuovo record stabilito sui 400 km/h. La Bugatti Chiron proverà ora a riprendersi il ‘trono’?

Photo credits: Twitter

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