Omicidio Marilena Rosa Re, Clericò chiede colloquio con gli inquirenti: nove ore sotto torchio

Sono attesi gli esiti dei Ris di Parma in merito al delitto di Marilena Rosa Re, la donna scomparsa il 30 luglio dalla propria abitazione e della cui morte è accusato l’amico di faglia Vito Clericò.

Una storia tragica quella di Marilena Rosa Re, la promoter di 58 anni, madre di due figli e nonna, sparita dalla propria abitazione a Castellanza, in provincia di Varese, il 30 luglio 2017. Vito Clericò, il 65enne fermato l’11 settembre 2017 con l’accusa di omicidio e occultamento del cadavere della donna, non ha ancora mai confessato il delitto. L’uomo continua a sostenere la propria tesi secondo cui: “Stavo lavorando nel mio orto quando si è avvicinato uno sconosciuto che mi ha consegnato il cadavere, nudo e senza testa, di Marilena”. Il corpo decapitato di Marilena è stato trovato sepolto nell’orto del pensionato ed è stato lui stesso ad indicare agli inquirenti il punto preciso nel quale scavare. La testa della donna non è ancora stata rinvenuta.

Il pensionato, ex dipendente Esselunga, è stato messo nuovamente sotto torchio nella giornata di ieri, 15 settembre 2017, dopo aver chiesto lui stesso di essere ascoltato dagli inquirenti. Un interrogatorio durato nove ore in cui Vito Clericò non ha rivelato nulla di nuovo agli inquirenti che lo hanno comunque messo alle strette. Il procuratore della Repubblica di Busto Arsizio, Gianluigi Fontana, e il pm Rosaria Stagnaro non intendono arrendersi e continuano a seguire, passo dopo passo, le indagini riguardanti l’omicidio della promoter Marilena Rosa Re.

Il legale difensore di Vito Clerico, Daniela D’Emilio, come riportato da Il Giorno, ha dichiarato, una volta finito l’incontro tra l’imputato e gli inquirenti: “Non ha sostanzialmente apportato nessuna novità decisiva per le indagini, non ha confessato il delitto, è molto confuso. Stiamo attendendo gli esiti degli esami dei Ris di Parma. Gli inquirenti sul posto hanno rinvenuto e repertato altre tracce utili alle indagini.

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