Ischia: “Troppi crolli per un sisma di magnitudo 4”. Verso l’inchiesta per disastro e omicidio

A meno di 48 ore dal terremoto di magnitudo 4.0 che ha sconvolto l’isola di Ischia e la frazione di Casamicciola in particolare, la Procura di Napoli sta valutando l’ipotesi di aprire un’inchiesta contro ignoti per disastro colposo e omicidio colposo plurimo.

A causa del terremoto delle 21 di lunedì 21 agosto hanno perso la vita due donne e sono almeno 39 i feriti. Non pochi i crolli di edifici e anche di un’antica chiesa. Grazie alla fortuna e alla caparbietà del vigili del fuoco e di tutti i soccorritori, oltreché all’eroismo del piccolo Ciro, sono stati salvati dalle macerie tutti e tre i fratellini che erano rimasti sepolti vivi.

LE ACCUSE DEL CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Ma da ieri, nel giorno del miracolo per il salvataggio dei bambini, infuria la polemica. E non più solo sul fatto che i turisti in fuga dopo la scossa, nel cuore della notte, hanno dovuto pagare quasi 20 euro di biglietto per poter lasciare l’isola a bordo dei traghetti e rientrare a Napoli. Ma anche e sopratutto perché, come ha detto il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, al termine di una giornata di sopralluoghi e verifiche sul posto “molte costruzioni sono realizzate con materiali scadenti che non corrispondono alla normativa vigente: per questo alcuni palazzi sono crollati o rimasti danneggiati“.

IL CAPO DELLA PROCURA DI NAPOLI

Ai microfoni di “6 su Radio 1” è invece intervenuto il capo della Procura di Napoli, Giovani Melillo. I danni provocati dal terremoto sull’isola di Ischia costituiscono un “quadro complesso e bisognoso di approfondimenti”, ha dichiarato. Tuttavia, sul possibile legame tra il fenomeno dell’abusivismo edilizio e il crollo di alcuni edifici sull’isola, “non sfuggono i costi sociali, che anche in queste occasioni si rivelano, di fenomeni gravi come quello dell’edilizia illegale e dell’abusivismo edilizio. All’abusivismo edilizio corrisponde una delle priorità del lavoro della procura della Repubblica di Napoli; un fenomeno che in Campania ha dimensioni straordinariamente gravi e come tale va affrontato”.

A PROPOSITO DELL’ “ABUSIVISMO DI NECESSITA'”

Infine sulla presenza di “abusivismo di necessità” nella zona di pertinenza della Procura di Napoli, Melillo ha concluso: “La dimensione di necessità è nettamente inferiore a quella speculativa e strettamente criminale del fenomeno dell’abusivismo edilizio”. Secondo il capo della Protezione civile Borrelli il legame tra abusivismo e crolli – escluso dagli amministratori locali, appoggiati dal governatore campano Vincenzo De Luca -, può esistere: non è un legame necessario, perché “può esserci una costruzione abusiva fatta bene e una costruzione che rispetta le norme di legge fatta male”. “Bisogna vedere come sono realizzate”, come sono fatti gli edifici. Discorso che vale anche per la casa crollata che ha causato una vittima a Casamicciola e sotto la quale sono state recuperate sei persone, tra cui i tre fratellini. Al momento “non sappiamo se sia abusiva, lo verificheremo”, ha chiarito infatti Borrelli, pronto a fornire una relazione alla Procura se sarà richiesta.

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