Massacrata al pronto soccorso: morte cerebrale. C’è l’identikit del sospetto aggressore

Atroce atto criminale nell’ospedale  Santissima Annunziata di Taranto. Una donna di 74 anni distesa su una barella in attesa di essere visitata è stata aggredita e massacrata. La polizia dà la caccia a un uomo quarantenne dai capelli lunghi

AGGIORNAMENTO SABATO 12 AGOSTO – E’ morta nella notte Maria Domenica D’Ursi, la donna di 74 anni aggredita il 9 agosto mentre era in osservazione in una delle salette d’attesa del Pronto soccorso dell’ospedale SS. Annunziata di Taranto. Era stata colpita con un oggetto contundente alla testa, forse un cacciavite, da un 42enne con precedenti penali, Giovanni Maggio, che era poi fuggito. Poche ore dopo l’uomo era stato identificato e fermato. Resta oscuro il movente del delitto: forse si è trattato di un raptus di follia. Maggio era già stato accusato in passato di tentato omicidio e nel 2008 fu denunciato da sua moglie, che aveva subito un’aggressione proprio con un cacciavite.

 

È stata aggredita, intorno alle 5 di questa mattina, 9 agosto, mentre si trovava al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Qualcuno si è scagliato su di lei con violenze estrema e la ha sfondato il cranio colpendola con un corpo contundente appuntito. La vittima è una donna tarantina di 74 anni, che si trovava insieme alla figlia in attesa di essere visitata.

Immediatamente dopo l’aggressione è stata soccorsa, ma la sua situazione è critica, tanto che per i sanitari si tratta ormai di morte cerebrale. Gli investigatori sono al lavoro per ricostruire l’atroce aggressione e individuare il responsabile di cui è stato tracciato un identikit: i poliziotti sono alla ricerca di un uomo di circa 40 anni con capelli lunghi e ricci, che sarebbe stato notato da alcuni testimoni: sarebbe stato lui a colpire con violenza alla testa, probabilmente con un punteruolo, la donna che era stesa su una barella nel pronto soccorso dell’ospedale, in attesa di essere visitata.

La donna, che aveva accusato un malore, era stata accompagna in ospedale nella serata di ieri 8 agosto: la figlia e una badante l’avevano trasportata al pronto soccorso del Santissima Annunziata. L’aggressione sarebbe avvenuta alcune ore più tardi. Non è chiaro se l’omicida conoscesse la donna oppure se si sia trattato del gesto di uno squilibrato.

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Photo credits: Twitter, Facebook

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