Facebook cambia ancora: le Storie arrivano su desktop

Novità in arrivo per gli utenti di Facebook: le Storie, funzionalità introdotta sul social network di Mark Zuckerberg che consiste in foto e video visibili per sole 24 ore (che riprende quanto già visto su Snapchat e Instagram), sono pronte a sbarcare sulla versione desktop. Facebook sta testando la nuova mossa, destinata ad arrivare presto sui computer di tutti gli utenti. La mossa di Facebook appare collegata alla volontà di rilanciare la funzionalità, introdotta nel gennaio 2017 ma mai decollata su questo social network. 

Facebook cambia ancora: il social network di Mark Zuckerberg sta testando l’introduzione delle Storie nella versione desktop. Attualmente, infatti, la funzionalità ripresa da Snapchat e Instagram (che consiste in foto e video visibili per 24 ore) è disponibile solo sulla versione mobile.

A differenza della versione mobile, in cui le Storie dei propri amici sono visibili in primo piano in alto sopra il flusso di post, nella versione desktop le Storie verranno mostrate in alto a destra, in una posizione più defilata ma comunque in grado di garantire una buona visibilità. La mossa di Facebook appare collegata alla volontà di Mark Zuckerberg di rilanciare la funzionalità, introdotta nel gennaio 2017 (inizialmente in Irlanda e, poi, nel resto del mondo) ma mai decollata su questo social network a differenza di Snapchat e Instagram. Nell’eventualità in cui la novità introdotta da Facebook non dovesse bastare a diffondere l’utilizzo delle Storie sul social network – si legge su ‘TechCrunch’ – Mark Zuckerberg potrebbe optare per sincronizzare le Instagram Stories su Facebook, venendo incontro alle abitudini d’uso degli utenti che appaiono più inclini ad utilizzare tale funzionalità proprio su Instagram.

Su Instagram, le Storie sono arrivate nell’estate 2016: nei primi 5 mesi dall’introduzione, gli utenti di Instagram Stories sono diventati 150 milioni, cifra cresciuta ulteriormente ad oggi fino a quota 250 milioni (ben superiore ai 166 milioni fatti registrare da Snapchat).

Photo credits: Twitter

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