Omicidio Yara: confermato l’ergastolo per Massimo Bossetti

Verdetto di Appello per l’omicidio di Yara Gambirasio a carico di Massimo Bossetti. Il muratore renderà dichiarazioni spontanee prima che la corte si riunisca per la sentenza di secondo grado.

È arrivato il giorno tanto atteso della sentenza di secondo grado per l’omicidio di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate di Sopra scomparsa il 26 novembre del 2010. L’unico indagato è Massimo Giuseppe Bossetti, muratore di Mapello, da sempre dichiaratosi innocente. L’uomo è stato condannato in primo grado all’ergastolo, ed oggi, 17 luglio 2017, la Corte d’Assise d’Appello di Brescia dovrà decidere se confermare tale condanna, con eventuale e ulteriore aggiunta di sei mesi di isolamento per il reato di calunnia ai danni delle ex collega Massimo Maggioni, così come richiesto dal procuratore generale e dalla parte civile, oppure essere assolto o rimandato a giudizio in un processo con una perizia sulla prova del DNA. Sono quindi tre le opzioni che i giudici hanno davanti a loro.

Come confermato dai legali di Massimo Bossetti, il muratore, prima che i giudici si ritirino per la lunga camera di consiglio, renderà dichiarazioni spontanee in aula. Quest’ultimo gesto per l’uomo è fondamentale in quanto potrà cercare di convincere la corte della sua innocenza. I difensori del muratore di Mapello hanno limitato le dichiarazioni che saranno lette in aula davanti alla Corte d’Assise, presieduta da Enrico Fischetti. Gli avvocati di Bossetti hanno chiesto fino all’ultimo l’assoluzione o di riaprire il processo con una perizia sul materiale genetico, che secondo la difesa è pregno di anomalie.

Massimo Bossetti, in una lettera inviata a un giornale alla vigilia della sentenza, scrive: “Anche Yara, ne sono convinto, spera nella vera giustizia”. Un messaggio con il il quale il muratore continua a professarsi innocente e a ribadire che il vero colpevole è ancora in libertà. Per l’accusa non vi sono dubbi, come dichiarato nell’udienza tenutasi il 14 luglio, dove Marco Martani, procuratore generale, ha difeso da ogni dubbio la traccia di DNA in quanto pienamente compatibile con quello di Bossetti. Nonostante i continui tentativi della difesa dell’uomo di smontare tale prova, spesso attaccando lo stesso pg con accuse pesanti. Martani, nella scorsa udienza ha ribadito: “ Se fossi stato convinto della non colpevolezza di Bossetti, avrei concluso in maniera diversa”.

AGGIORNAMENTO ore 11.35: Il muratore di Mapello torna a parlare dell’omicidio di Yara Gambirasio. In aula, leggendo le sue dichiarazioni spontanee, Massimo Bossetti ha iniziato le sue dichiarazioni affermando: “Poteva essere mia figlia, la figlia di tutti noi, neanche un animale avrebbe usato tanta crudeltà”. L’uomo ha inoltre chiesto scusa per il comportamento “scorretto” tenuto nella prima udienza quando si era alzato in aula inveendo contro il sostituto pg. “Pensate però come può sentirsi una persona attaccata con ipotesi fantasiose e irreali”, ha sostenuto Bossetti, leggendo dei fogli da lui scritti.

AGGIORNAMENTO ore 12.15: Sono durante circa 40 minuti le dichiarazioni spontanee di Massimo Bossetti. Al termine la Corte d’Assise d’Appello si è ritirata per una Camera di Consiglio che si annuncia molto lunga. La sentenza è attesa dopo le 18 di oggi, 17 luglio. Nel frattempo, l’avvocato della famiglia di Yara Gambirasio, Enrico Pelillo, ha dichiarato di non attribuire molto valore alle dichiarazioni del carpentiere. I legali dell’imputato, uscendo dall’aula del Tribunale di Brescia hanno sostenuto che Bossetti ha sofferto molto, sopratutto per essere stato massacrato a livello mediatico, a prescindere se venga processato o meno.

AGGIORNAMENTO ore 20.25: Una camera di consiglio piuttosto lunga, quella che si è riunita per la sentenza d’appello a carico di Massimo Bossetti. Secondo l’ultima comunicazione del giudice Enrico Fischetti, la sentenza, prevista per le 18, non sarà emessa prima delle 22 del 17 luglio 2017.

AGGIORNAMENTO ore 21.45: Posticipata ulteriormente di altre due ore la sentenza a carico di Massimo Bossetti. Una decisione complessa, quella che spetta agli 8 giudici riuniti in Camera di Consiglio dalle 10 di questa mattina, 17 luglio. Probabilmente il verdetto verrà emesso verso le 23.30.

AGGIORNAMENTO ore 00.30: Dopo circa quattordici ore di Camera di Consiglio, è stata emessa la sentenza di secondo grado nei confronti di Massimo Bossetti. La Corte d’Assise d’Appello di Brescia ha confermato la condanna all’ergastolo del muratore di Mapello per l’omicidio di Yara Gambirasio. Ricalcata in pieno la sentenza di primo grado. La moglie di Bossetti, Marita Comi, non è riuscita a trattenere le lacrime dopo la conferma della condanna per il marito. La donna era in aula con gli avvocati e la madre dell’imputato. Prima che Bossetti fosse riportato in carcere ha salutato la suocera, Ester Arzuffi, e la sorella Laura.

 

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