Milan, Donnarumma resta. A patto di ingaggiare il fratello Antonio

Sarebbe questo il motivo vero della retromarcia in corso di Gigio Donnarumma guidato dal procuratore Mino Raiola. Il portierone 18enne è a un passo dal rinnovo col Milan, avendo rifiutato offerte astronomiche da altri club. E la dirigenza rossonera si impegna a ingaggiare suo fratello Antonio. Un “affare” di famiglia.

Il giovanissimo e già super portiere di caratura internazionale, Gianluigi Donnarumma, è a un passo dal rinnovo con il Milan della gestione Fassone-Mirabelli. Secondo indiscrezioni in queste ore le parti avrebbero trovato un’intesa per un contratto quinquennale da 6 milioni di euro a stagione, uno in più dell’offerta rifiutata a giugno dal 18enne portiere e dal suo agente, il famigerato Mino Raiola.

L’accordo prevederebbe anche una clausola rescissoria da 100 milioni di euro, dimezzata in caso di mancata qualificazione del Milan alla Champions. Inoltre il Milan si sarebbe impegnato a ingaggiare per uno stipendio di un milione di euro all’anno anche il fratello maggiore di Donnarumma, Antonio, come portiere di riserva. E Gigio Donnarumma avrebbe rifiutato un’offerta incredibile dal Paris Saint Germain, che ammonterebbe, in termini di ingaggio, a oltre il doppio di quanto offerto dal Milan, ossia a 13 milioni all’anno.

A fronte dell’ironia che può provocare la vicenda e la valutazione più o meno positiva delle cifre da capogiro per un portiere molto promettente ma pur sempre diciottenne, sono tanti i tifosi milanisti contenti: appare scongiurato il pericolo di un trasferimento di Donnarumma alla Juventus. Male che vada in casa Milan si beneficerà della lussuosa clausola rescissoria, e nei fatti Donnarumma è il “settimo acquisto” di un mercato milanista effervescente e ancora da completare.

Milan, "Donnarumma resta". A patto che il fratello Antonio gli faccia da riserva
Da sinistra: i due fratelli Antonio e Gianluigi Donnarumma

Photo credits: Twitter

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