Sindaci, exit poll: a Genova e Verona è centrodestra; a Parma Pizzarotti confermato. Pd sconfitto

Si è votato in 101 comuni delle Regioni a statuto ordinario e in dieci delle Regioni a statuto speciale per il turno di ballottaggio per l’elezione dei sindaci. Le sfide più importanti a Genova, Parma, Verona e Taranto. Affluenza in calo medio di una decina di punti rispetto al primo turno. Dai primi exit poll delle 23 segui con Velvet News gli aggiornamenti in tempo reale

Ore 23: 59 – A Carrara il sindaco è dei Cinque Stelle; ad Asti del centrodestra; a Genova vince il centrodestra così come a Verona, L’Aquila, a Como, a La Spezia, a Lodi, a Oristano, Pistoia, Rieti e persino a Sesto San Giovanni (Milano); a Lecce il centrosinistra. Centrosinistra in vantaggio anche a Lucca. Nel complesso il Pd perde i ballottaggi più importanti e trionfa la coalizione di centrodestra là dove Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia si uniscono.

Ore 23:53 – Francesco De Pasquale del Movimento Cinque Stelle è in netto vantaggio a Carrara col 65% de voti.

Ore 23:30 – Ecco i secondi exit poll confermano la tendenza: a Verona il prossimo sindaco dovrebbe essere Sboarina (centrodestra); a Genova Bucci (centrodestra); a Parma Pizzarotti (ex M5S)

Aggiornamento ore 23:00 – Primi exit poll dati da La7: a Verona Federico Sboarina del centrodestra sarebbe il nuovo sindaco col 54-58%; a Parma Federico Pizzarotti confermato col 56-60%; a Genova la tendenza premierebbe Marco Bucci del centrodestra fra il 50 e il 54%

Una sfida per lo più a due, con il M5S sconfitto al primo turno e il centrodestra contro il centrosinistra quasi ovunque nei grandi centri. Incognita affluenza, ma anche per il comportamento nelle urne degli elettori Cinquestelle che – fuori dai giochi che contano – potrebbero andare a votare invece di restare a casa e diventare l’ago della bilancia sui risultati finali.

22 CAPOLUOGHI AL VOTO

Sono in totale 4.304.739 gli elettori, riporta il sito web dell’Ansa, di cui 2.054.516 maschi e 2.250.223 femmine, e 5.184 le sezioni elettorali. Ventidue i capoluoghi interessati in questa tornata: Genova, Catanzaro, L’Aquila, Alessandria, Asti, Belluno, Como, Gorizia, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Verona, Taranto e Trapani. I seggi si chiuderanno alle ore 23; subito dopo lo scrutinio.

IL CENTRODESTRA SPERA

Per il turno di ballottaggio il centrodestra incrocia le dita e conta di potersi affermare in una decina di capoluoghi di provincia su 22 (più Carrara) partendo con un vantaggio di 13 rispetto al centrosinistra che parte in vantaggio in soli 6. E in cui a fronte dell’attivismo di Berlusconi e Salvini, Renzi è rimasto dietro le quinte.

M5S PUNTA SU ASTI, CARRARA E GUIDONIA

Il ballottaggio interessa in tutto 111 comuni italiani, 19 capoluoghi di provincia e 3 di regione: Genova, Catanzaro, L’Aquila. Tra i grandi centri il M5s punta ad affermarsi negli unici due in cui è in gara: Asti e Carrara, ma punta molto anche ai comuni in cui corre nel Lazio, anche per testare l’influenza dell’amministrazione capitolina sul territorio circostante e soprattutto a Guidonia, centro con molti abitanti. Tra tutti la sfida clou sarà quella di Genova dove, fallito il blitz dei 5 Stelle, il centrodestra punta a sfondare nella roccaforte rossa. Occhi puntati anche su Parma, con la sfida tra Federico Pizzarotti e Paolo Scarpa (sostenuto da alcune liste civiche di centrosinistra) e a Verona Patrizia Bisinella, ‘lady Tosi’, se la vedrà con Federico Sboarina (del centrodestra).

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