Blue Whale, prima persona indagata in Italia

Una persona è stata indagata a Milano in uno dei tanti fascicoli aperti nelle ultime settimane dopo le denunce e le segnalazioni sul fenomeno del Blue Whale, il cosiddetto ‘gioco’ sul web che in 50 prove che comprendono anche atti di autolesionismo può spingere le vittime – in genere adolescenti – fino al suicidio. Si tratta di una ventenne milanese, iscritta nel registro degli indagati per istigazione al suicidio perché su Instagram avrebbe convinto una ragazzina di 12 anni a procurarsi alcuni tagli e ad inviarle le foto.

La prima persona indagata in Italia nell’ambito dei fascicoli aperti nelle ultime settimane dopo le denunce e le segnalazioni sul fenomeno Blue Whale è una ragazza milanese di 20 anni. A seguito delle indagini della polizia postale la ventenne è stata iscritta per istigazione al suicidio perché su Instagram avrebbe convinto una ragazzina di 12 anni, che vive tra Roma e il Nord Italia, a procurarsi alcuni tagli e ad inviarle le foto.

L’indagine è alle prime battute: dopo il sequestro di un notebook e del telefono all’indagata e l’acquisizione del cellulare della presunta vittima – si legge sul ‘Corriere della Sera’ – verrà eseguito un accertamento per appurare se davvero i messaggi incriminati siano stati spediti dalla ragazza di 20 anni.

Il problema, dopo l’esplosione mediatica del fenomeno Blue Whale in seguito al servizio de Le Iene, è identificare i casi di vero e proprio Blue Whale, dal momento che è complicato riconoscere e circoscrivere i singoli casi di “curatori” online che, come burattinai, manovrano a distanza adolescenti fragili, tra rischio emulazione e ‘fake news’. Della vicenda si è occupata anche la trasmissione Chi l’ha visto?: un cronista del programma condotto da Federica Sciarelli ha scoperto alcune ‘bufale’ come ad esempio falsi profili social (su Twitter in particolare) che parlano del fenomeno oppure falsi numeri di telefono che circolano su Whatsapp a mò di catena di Sant’Antonio accompagnati da messaggi che invitano a non rispondere per evitare di cadere nel gorgo infernale del Blue Whale.

Photo credits: Twitter

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