Elezioni comunali: M5S fuori dai ballottaggi a Genova, Palermo, Parma, Verona, L’Aquila

Si svolgono le elezioni comunali, domenica 11 giugno, in 1.004 città italiane, per scegliere sindaco e consiglieri. Fra i test politici più importanti, quelli di alcuni capoluoghi: Genova, Parma e Palermo su tutti. Unico sindaco riconfermato subito al primo turno è Leoluca Orlando a Palermo. L’affluenza al voto è stata del 60% contro il 66% di cinque anni fa

Ore 23:34 – La Rai ha diffuso gli exit poll relativi anche ad altre città capoluogo. A Catanzaro il candidato del centrodestra Sergio Abramo è dato al 31-35% contro il 30.34% di Nicola Fiorita alla guida di una lista civica. A Taranto risulta in testa il portacolori del centrodestra Stefania Baldessarri con il 16-20% mentre il centrosinistra, rappresentato da Rinaldo Melucci, insegue con il 14-18%. Anche a L’Aquila la battaglia finale sarà tra il centrosinistra e il centrodestra, con il M5S fuori dai giochi: Americo Di Benedetto è dato al 46-50%, mentre Pierluigi Biondi insegue con una percentuale tra il 30 e il 34%.

Ore 23:30 – A Parma il sindaco uscente ex cinque stelle Federico Pizzarotti è accreditato di un risultato tra il 36,5% e il 40,5%; Paolo Scarpa del centrosinistra sarebbe invece tra il 27 e il 30%. A Verona il centrodestra, con Federico Sboarina, è dato tra il 24 e il 28%; il centrosinistra rappresentato da Orietta Salemi si ferma invece tra il 22 e il 26%. Anche la candidata di Fare, Patrizia Bisinella, potrebbe avere possibilità di accedere al balottaggio: i sondaggi le attribuiscono tra il 19 e il 23%. A Genova il centrosinistra, con Gianni Crivello, è tra il 33 e il 37% e il centrodestra, con Marco Bucci, tra il 32 e il 36%. A Palermo Leoluca Orlando del centrosinistra è tra il 39,5 e il 43,5%, il centrodestra, con Fabrizio Ferrandelli, tra il 29 eil 33%. Se superasse il 40%, Orlando potrebbe diventare sindaco al primo turno per effetto della legge elettorale siciliana. Il primo dato è che i candidati del M5S sono esclusi da tutti i ballottaggi delle quattro principali città al voto.

AGGIORNAMENTO ORE 23:17 – Secondo i primi exit poll i candidati del Movimento Cinque Stelle sarebbero fuori dai ballottaggi di tutti e 4 i comuni capoluogo di regionePalermo, Genova, Catanzaro e L’Aquila. Anche a Parma i Cinque Stelle sarebbero fuori. Pizzarotti è avanti

Il Ministero dell’Interno ricorda che gli elettori, per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici elettorali di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire, oltre ad un documento di riconoscimento valido, la tessera elettorale personale a carattere permanente.

Il rinnovo dei consigli comunali e l’elezione diretta dei sindaci per 1.004 municipi è un appuntamento che riguarderà – tra regioni a statuto ordinario e speciale – 9 milioni 208.639 elettori (su una popolazione di 10 milioni e 616.621), che esprimeranno il proprio voto in 25 comuni capoluogo di provincia, di cui 4 capoluoghi di Regione, e 161 con più di 15mila abitanti. Le urne, che rimarranno aperte dalle ore 7 alle 23: nelle regioni a statuto ordinario l’11 giugno, con eventuale turno di ballottaggio il 25 giugno.

Sono 21 i capoluoghi di Provincia che andranno al voto (Alessandria, Asti, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Verona, Taranto e Trapani) e 4 capoluoghi di regione (Palermo, Genova, Catanzaro e L’Aquila). Superano i 100mila abitanti: Genova, Monza, Padova, Palermo, Parma, Piacenza, Taranto e Verona.

Le comunali di quest’anno riguarderanno soprattutto i comuni di Lombardia, Sicilia, Campania, Piemonte, Veneto, Calabria e Sardegna. In termini assoluti, tra regioni a statuto ordinario e speciale, il numero più alto di elettori (almeno a stare alla rilevazione del 31 dicembre 2016) risulta essere in Sicilia, a quota 1.545.694, distribuiti in 129 comuni; al secondo posto la Lombardia, con 1.158.821 elettori e 139 città, seguita dal Veneto (997.642 e 87), dalla Puglia (885.113, 54), Campania (810.443, 88), Liguria (655.613, 19), Piemonte (532.324, 96) e Lazio (530.260, 55). Al momento ammontano a 132 i comuni che andranno alle urne perché commissariati.

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