Migranti, naufragio sui barconi fra Libia e Italia: strage di bambini annegati

Nuova strage nel Mediterraneo Centrale. La Guardia Costiera e le navi delle ong hanno soccorso un barcone ribaltato con 500 uomini donne e bambini a bordo. Almeno 10 i bambini morti. Drammatica la foto che vedete, scattata e postata su Twitter dai soccorritori per documentare la tragedia: le persone in mare mentre rischiano di annegare. Trentaquattro le vittime. In altre operazioni, nella sola giornata di oggi 24 maggio, sono stati tratti in salvo quasi 2000 migranti

Trentaquattro morti, annegati in mare. Tra di essi anche bambini: almeno una decina. La Guardia Costiera italiana ha diramato il bilancio delle ripetute operazioni di salvataggio coordinate dalla sua centrale operativa nella giornata di oggi, 24 maggio, la stessa in cui il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha incontrato in Vaticano papa Francesco. Fra i temi in discussione tra i due leader anche quello delle migrazioni.

Il dramma, al largo delle acque libiche, lo ha provocato il ribaltamento di un barcone. “Per uno sbandamento verosimilmente causato dalle condizioni meteomarine e dallo spostamento repentino dei migranti su un fianco dell’imbarcazione – si legge nella nota –, circa 200 persone sono cadute in mare da un barcone con circa 500 migranti a bordo. L’immediato intervento delle navi “Fiorillo” della Guardia Costiera e “Phoenix” del Moas ha consentito di trarre in salvo la maggior parte delle persone cadute in acqua. Trentaquattro, invece, i corpi senza vita recuperati in mare dai soccorritori”.

La Guardia Costiera fa sapere anche di circa 1800 i migranti tratti in salvo nel Mediterraneo Centrale, in 10 distinte operazioni di soccorso coordinate. “I migranti si trovavano a bordo di 4 gommoni e 6 unità in legno – precisa il comunicato -. Alle operazioni hanno preso parte nave ‘Fiorillo’ della Guardia Costiera, nonché le motovedette CP 288, 303  309 della Guardia Costiera, nave ‘Libra’ della Marina Militare italiana, le navi ‘Echo’ (Gran Bretagna), ‘Protector’ (Gran Bretagna) e ‘Canarias’ (Spagna) inserite nel dispositivo EUNAVFOR MED e le navi, appartenenti alle ong, ‘Phoenix’ (Moas) e ‘Vos Prudence’ (Medici senza Frontiere), nonché un rimorchiatore e 3 mercantili”.

Sono stati gli operatori dell’ong Moas a far sapere di aver recuperato tra i corpi senza vita quelli di “molti bambini”. Ufficiosamente, fonti dei soccorritori successivamente hanno aggiornato a “forse una decina” i minori annegati. Chris Catrambone, fondatore dell’ong Moas (Migrant Offshore Aid Station), ha diffuso via Twitter una foto dei migranti caduti in mare, scattata durante le operazioni di salvataggio, accompagnata dal seguente messaggio: “Non è la scena di un film horror, ma una tragedia della vita reale che si svolge oggi alle porte dell’Europa”.

Un’immagine d’archivio della Marina Militare Italiana. In alto la foto del Moas sul naufragio del 24 maggio 2017

Photo credits: Twitter / @cpcatrambone (Moas)

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