Omicidio Elena Ceste, le ammissioni sconvolgenti di Michele Buoninconti

Michele Buoninconti, condannato a 30 anni per l’omicidio della moglie Elena Ceste, rilascia un’intervista sconvolgente al settimanale Giallo.

Per la prima volta da quando è in carcere per l’omicidio della moglie Elena Ceste, Michele Buoninconti ha accettato di farsi intervistare dal settimanale Giallo. L’uomo è stato condannato in Appello a 30 anni di carcere per il delitto della moglie, scomparsa a Costiglione d’Asti la mattina del 24 gennaio 2014 e rinvenuta solo il 18 ottobre dello stesso anno in un canale di scolo vicino la loro casa. Nell’intervista esclusiva del settimanale diretto da Andrea Biavardi, Buoninconti continua a sostenere la sua innocenza e parla dei suoi figli, che non può più vedere né sentire in alcun modo.

L’ex vigile del fuoco ammette al settimanale Giallo di sentire molto la mancanza dei quattro figli e, cercando di difendersi dalle accuse degli avvocati della famiglia Ceste sul mantenimento dei ragazzi, asserisce: “Non ho nessun tesoretto. Nel mio conto non c’è quasi più niente. Purtroppo i miei soldi sono finiti in spese di consulenza e di difesa”. Continua sostenendo: “A ognuno di loro avevo fatto un libretto di risparmio con 10 mila euro a testa. Era l’eredità di mio padre e io non ho esitato a metterli da parte per loro. Che fine hanno fatto questi soldi? Vorrei davvero saperlo”. Come riportato dallo stesso settimanale, i libretti dei ragazzi sono custoditi in banca. Inoltre l’uomo ha dichiarato di non versare più l’assegno mensile per i suoi figli da quando il giudice d’Appello ha deciso che non può più avere nessun contatto con loro, ribadendo però che in realtà non possiede quella somma a causa delle spese legali che sta affrontando.

Michele Buoninconti, durante l’intervista svolta dal settimanale, ricorda la moglie Elena e la famiglia che aveva costruito con lei, dichiarando quanto tutto quello gli manchi. Afferma di scrivere e pregare ogni giorno per i suoi figli, i quali, a detta dell’uomo, non hanno mai risposto: “Ho il dubbio che le mie lettere nemmeno le vedano”. Alle domande riguardanti l’omicidio di Elena Ceste l’uomo si dichiara estraneo alla vicenda e ribadisce la sua versione: una volta tornato a casa, dopo aver accompagnato i figli a scuola, Buoniconti non ha trovato Elena, la quale, secondo l’ex vigile del fuoco, era in stato confusionale e si sarebbe denudata in giardino per poi allontanarsi a piedi. L’uomo afferma di pensare ad Elena tutti i giorni: “Penso a quando eravamo una famiglia e stavamo tutti insieme. Mi mancano quei momenti”.

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