Ronde contro extracomunitari: scoperta cellula neonazista a La Spezia

Un’inchiesta partita nel maggio 2016, dopo una serie di querele sporte ai Carabinieri del comune di Ceparana (La Spezia) per l’imbrattamento con svastiche e simboli nazisti del muro della sede locale del Partito Democratico, ha consentito di individuare l’esistenza e l’attività di un gruppo clandestino composto da militanti della frangia più oltranzista dell’estrema destra, riconducibili all’area naziskin.

I carabinieri del comando provinciale di La Spezia hanno compiuto sei perquisizioni ed hanno disposto l’obbligo di dimora nel loro comune di residenza con il divieto di allontanamento dall’abitazione nelle ore notturne per tre indagati, tutti di nazionalità italiana, ritenuti responsabili dei reati di “associazione finalizzata all’incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici e nazionali” e – a vario titolo – anche per reati di danneggiamento e danneggiamento seguito da incendio.

L’inchiesta – coordinata dal procuratore della Spezia Antonio Patrono – è scattata nel maggio 2016 a seguito di una serie di querele sporte ai Carabinieri del comune di Ceparana per l’imbrattamento con svastiche e simboli nazisti del muro della sede locale del Partito Democratico. Le indagini – riporta ‘Il Fatto Quotidiano’ – hanno consentito di individuare l’esistenza e l’attività di un gruppo clandestino, composto da militanti della frangia più oltranzista dell’estrema destra riconducibili all’area naziskin.

Per farsi propaganda affiggevano nelle vie della città simboli nazisti, imbrattando targhe e iscrizioni commemorative della Resistenza e della lotta antifascista. Secondo i Carabinieri, inoltre, il gruppo organizzava ronde illegali punitive nei confronti di cittadini extracomunitari e, in alcune circostanze, ha appiccato il fuoco a raccoglitori di indumenti usati della Caritas diocesana della Spezia e a un macchinario di una cava. La cellula aveva anche una base logistica in una roulotte parcheggiata in una zona boschiva di Follo (La Spezia), dove i Carabinieri hanno scoperto istruzioni per fabbricare ordigni rudimentali, realizzabili con componenti di uso comune normalmente in vendita.

Photo credits: Twitter

Impostazioni privacy