Novità Antonella Lettieri: trovata una delle due armi utilizzate nell’omicidio

Rinvenuta in una pineta una delle due probabili armi utilizzate dall’assassino per uccidere Antonella Lettieri. L’oggetto sarà ora inviato ai Ris di Messina che provvederanno ad analizzare le eventuali tracce ematiche e organiche.

Continuano senza sosta le indagini per fare chiarezza sull’omicidio di Antonella Lettieri, la commessa di 42 anni uccisa brutalmente l’8 marzo 2017 nella propria abitazione a Cirò Marina. Venerdì 21 aprile Salvatore Fuscaldo, 50enne bracciante agricolo amico della vittima, accusato di aver compiuto il brutale assassinio, ha confessato al sostituto procuratore Alfredo Manca il folle gesto, garantendo di aver agito da solo. Secondo quanto dichiarato dal bracciante le armi utilizzate per uccidere Antonella sarebbero un tubo d’acciaio di circa 50 centimetri e un coltello a serramanico, entrambi presi dall’abitazione della vittima e in seguito seppelliti nelle campagne intono a Cirò Marina. I Carabinieri del comando provinciale di Crotone assieme ai Carabinieri di Cirò hanno rinvenuto, all’interno di una pineta situata nelle campagne intorno alla cittadina, un tubo d’acciaio delle stesse dimensioni della confessione dell’uomo, probabilmente utilizzato per colpire Antonella a morte.

I Carabinieri del comando provinciale di Crotone e quelli della Compagnia di Cirò da giorni setacciano le campagne intorno a Cirò Marina alla ricerca delle armi utilizzate nell’omicidio della povera Lettieri. Durante l’ennesimo perlustramento, il 27 aprile 2017, è stato rinvenuto il tubo d’acciaio. L’oggetto sembrerebbe coincidere con le ferite inferte sul corpo di Antonella e verrà ora inviato ai Ris di Messina, dove gli uomini del Maggiore Carlo Romano provvederanno ad analizzare le eventuali tracce ematiche e organiche. L’arma è stata ritrovata nel luogo indicato nella confessione di Salvatore Fuscaldo, avvenuta nel carcere di Castrovillari dove è detenuto da oltre un mese.

Il ritrovamento di una delle due armi potrebbe essere un’ulteriore notizia per scoprire la verità sul giallo di Cirò Marina. Nonostante la confessione di Salvatore Fuscaldo alcune circostanze non sono ancora chiare e sarebbero al vaglio degli inquirenti, come per esempio il movente che, secondo il bracciante, sarebbe da ricondurre a motivi economici. Le autorità sono ancora alla ricerca della seconda arma utilizzata: un coltello a serramanico, prelevato, stando alla confessione del bracciante, nella stessa abitazione della vittima.

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