Omicidio Lettieri: la confessione shock di Salvatore Fuscaldo sulla morte di Antonella

Dopo lunghe settimane in cui Salvatore Fuscaldo si è dichiarato innocente, ha confessato di essere stato lui ad assassinare Antonella Lettieri l’8 marzo 2017. All’origine del delitto potrebbe esserci il movente passionale.

Svolta clamorosa nel delitto di Cirò Marina. Salvatore Fuscaldo ha confessato il delitto di Antonella Lettieri, la commessa uccisa brutalmente nella propria abitazione in via Cilea la sera dell’8 marzo 2017. L’uomo avrebbe ammesso, secondo quanto rivelato nella puntata del 21 aprile da Quarto Grado, di aver ucciso la donna al pm Alfredo Manca, che coordina le indagini. Fuscaldo, stando alla sua confessione, avrebbe agito da solo, smentendo le ipotesi di una collaborazione della moglie Caterina Avena, attualmente ancora indagata.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Antonella è rientrata a casa dopo il lavoro verso le 20.18 di quella tragica sera, quando viene aggredita da Salvatore Fuscaldo, che si trova già all’interno dell’abitazione dove la commessa di 42 anni viveva da sola. La donna, una volta entrata in casa, si sarebbe recata verso la cucina ed è proprio qui che si è ritrovata Fuscaldo, accecato dalla follia. Dodici i colpi inferti con una lama e venti con un corpo contundente. Una furia che è durata pochi minuti, in cui Antonella ha provato in tutti i modi a difendersi con tutte le sue forze da quell’aggressore che considerava un amico. Ha lottato per la vita, invano. Salvatore, dopo aver commesso l’omicidio, è tornato a casa, si è lavato nel bagno di servizio, si è tolto gli abiti sporchi e ha raggiunto i familiari al piano superiore. Come se nulla fosse, assieme al figlio, si è guardato un film d’azione.

Ma cosa ha scatenato la furia omicida di Salvatore Fuscaldo? Si pensa che l’uomo sia stato accecato da una folle gelosia che nutriva nei confronti di Antonella, probabilmente innescata da un bouquet di fiori che la donna ha ricevuto nel suo negozio il 7 marzo, giorno del compleanno della vittima, dal suo spasimante Francesco. Salvatore fin da subito ha cercato di depistare gli inquirenti cercando di addossare i sospetti sul corteggiatore della donna, finito anche lui nel registro degli indagati nelle ore successive al delitto. Il bouquet è stato rinvenuto anche sulla scena del crimine la mattina del 9 marzo, quando Antonella è stata ritrovata in una pozza di sangue. Nonostante la confessione rimangono ancora molti interrogativi: quando Salvatore ha messo a soqquadro la casa per simulare una rapina finita male? Lo avrebbe inscenato all’alba del giorno successivo o prima del delitto? In quest’ultimo caso la posizione di Fuscaldo si aggraverebbe in quanto l’omicidio risulterebbe premeditato.

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