Augusto Minzolini: il Senato accoglie le sue dimissioni con 142 sì

Minzolini (Forza Italia) lascia il Senato: l’Aula ha ratificato le sue dimissioni con un voto a scrutinio segreto. Sono stati 142 i voti a favore, 105 i no, e 4 gli astenuti

Il senatore di Forza Italia Augusto Minzolini, ex direttore del Tg1, dovrà lasciare definitivamente il suo scranno a Palazzo Madama. Il Senato ha accettato le sue dimissioni. Il voto dell’Aula è arrivato a quasi un mese dalla presentazione da parte sua di formali dimissioni. Minzolini aveva presentato la sua lettera di dimissioni da parlamentare lo scorso 28 marzo ed era in attesa dell’accettazione o meno di esse da parte dall’Assemblea di Palazzo Madama, che è arrivata giovedì 20 aprile.

Condannato con sentenza passata in giudicato per peculato perché, da direttore del Tg1, aveva speso immotivatamente con le carte di credito della Rai 65 mila euro in un anno e mezzo, il senatore era stato “salvato” dall’Aula il 16 marzo, quando, con una votazione per la quale erano stati determinanti i voti degli “avversari” del Pd, era stata stabilita la non decadenza del forzista dal suo seggio.

La legge Severino, infatti, approvata nel 2012, prevede che un parlamentare, deputato o senatore, condannato in via definitiva a una pena superiore ai due anni di carcere, debba lasciare il seggio, salvo il fatto che ciò sia ratificato dall’Aula di appartenenza. Cosa che appunto per Minzolini non avvenne. Furibonde le polemiche per il “salvataggio” della “casta”, alimentate anche da una campagna di stampa durissima del Fatto Quotidiano diretto da Marco Travaglio. Poi Minzolini stesso presentò due settimane dopo la sua lettera di dimissioni, ora accolte definitivamente.

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