Omicidio Lettieri: la famiglia di Antonella spera nella confessione di Salvatore Fuscaldo

Resta ancora avvolto nel mistero la morte di Antonella Lettieri, la commessa di Cirò Marina uccisa l’8 marzo 2017. La famiglia della vittima confida nella piena collaborazione di Salvatore Fuscaldo.

Si continua ad indagare sull’omicidio di Antonella Lettieri, la commessa di 42 anni uccisa nella propria abitazione a Cirò Marina l’8 marzo 2017. Al giallo dell’arma del delitto usata per massacrare la donna si aggiunge anche quello dei possibili complici, pista, come riporta Il Sussidiario, presa in considerazione dagli inquirenti che indagano sul delitto. Secondo le ipotesi recenti, qualcuno avrebbe potuto dare un’importante mano a Salvatore Fuscaldo sia durante che dopo l’omicidio della donna, e non è escluso che questo “qualcuno” possa far parte della famiglia del presunto assassino. Secondo quanto rivela il settimanale Giallo, diretto da Andrea Biavardi, la famiglia di Antonella si augura che il bracciante agricolo possa confessare l’omicidio della sua vicina di casa e per poi iniziare a collaborare con gli inquirenti.

L’avvocato Mariano Salerno, difensore delle sorelle di Antonella Lettieri, come riporta Il Sussidiario, ha commentato le dichiarazioni del presunto assassino: “La difesa di Fuscaldo è assai discutibile. Pur di negare, spesso si è contraddetto“. Il legale ha poi continuato commentando la strana reazione dell’uomo: “Com’è possibile spiegare il suo comportamento di assoluta indifferenza rispetto alla morte di quella che per lui era un’amica?“. Domanda che spesso si è posta la stessa famiglia della vittima e che continua a rappresentare il principale dubbio portato avanti dagli investigatori.

L’evidente efferatezza con la quale è stata uccisa Antonella Lettieri dimostra che il suo assassino ha provato un odio smisurato verso la donna, al punto tale da realizzare un vero e proprio massacro. Gli inquirenti, a pochi giorni dal delitto della commessa di Cirò Marina, hanno provveduto a fermare e poi arrestare il vicino di casa Salvatore Fuscaldo, 50enne “amico” di Antonella. Come rivela il settimanale Giallo, gli inquirenti sono ancora alla ricerca dell’arma del delitto. Alla luce delle ferite riportate sul corpo della donna, è quasi certo che possa essere stata utilizzata una lama. I dubbi consistono sulla provenienza di quest’ultima: potrebbe essere o un attrezzo agricolo con doppia punta o un grosso coltello da macellaio. Tra gli oggetti sequestrati in casa Lettieri vi è anche un acciarino, asticella in ferro usata dai macellai per affilare i coltelli, appartenuto al padre della donna che di esercitava questa professione. Non si esclude che l’assassino possa aver utilizzato gli strumenti di lavoro del padre della vittima per ucciderla e poi lì abbia ripuliti con la coperta rinvenuta intrisa di sangue nella pineta di Cirò Marina.

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