Referendum Turchia, vittoria minima e accuse: tutto il potere a Erdogan

Fa discutere l’esito del Referendum in Turchia: il fronte del ‘Sì’ del presidente Recep Tayyip Erdogan ha ottenuto un il 51,3 per cento dei voti, inferiore di almeno 5 punti percentuali alle aspettative espresse alla vigilia della consultazione, mentre quello del ‘No’ si è fermato al 48,7 per cento. A regalare il maggiore successo ad Erdogan è stato il voto all’estero. L’esito del Referendum traghetta il Paese dall’attuale sistema parlamentare ad un modello presidenziale ‘alla turca’, dove i poteri saranno concentrati nelle mani del capo dello Stato e, quindi, dello stesso Erdogan.

Ha vinto di misura, con tanto di polemiche sui brogli, ma Recep Tayyip Erdogan è il nuovo ‘Super Presidente’ della Turchia. L’esito del Referendum Costituzionale in Turchia ha visto vincere il fronte del ‘Sì’ del presidente con il 51,3% dei voti, risultato inferiore di almeno 5 punti percentuali alle aspettative espresse alla vigilia della consultazione. Il fronte del ‘No’ si è invece fermato al 48,7%. L’affluenza al voto si è attestata all’86% su oltre 56 milioni di elettori in 81 province.

Il risultato del referendum è stato fortemente contestato dai partiti d’Opposizione, mentre migliaia di cittadini sono usciti in strada a protestare. Il capo della commissione elettorale turca ha ribadito che le schede senza timbro, contestate dall’opposizione, sono valide e che già in passato sono state ammesse. A riferirlo è stata la CNN turca. “Le schede elettorali (senza timbro) non sono false, non c’è nessun dubbio”, ha detto il presidente dell’Ysk, Sadi Guven. Le opposizioni hanno annunciato per la giornata di oggi il ricorso ufficiale al risultato.

L’esito del Referendum traghetta ora il Paese dall’attuale sistema parlamentare ad un modello presidenziale ‘alla turca’, dove i poteri saranno concentrati nelle mani del capo dello Stato e, quindi, dello stesso Erdogan. In teoria, potrà continuare a rimanere al potere fino al 2029. L’esecutivo sarà totalmente concentrato nelle mani del presidente: la figura del premier scomparirà.

Photo credits: Twitter

Impostazioni privacy