Brindisi, avvocato spara e uccide il cliente. Poi chiama i carabinieri

Un legale di 47 anni, ricevuta la visita di un suo cliente, dopo un litigio molto animato ha estratto la pistola e lo ha ucciso. Poi si è costituito

Il cliente morto ammazzato e il suo avvocato che si consegna ai carabinieri ammettendo di essere l’assassino. È la tragica storia che arriva da Oria, nel Brindisino. La vittima è Arnaldo Carluccio, detto Fernando, 45enne di Torre Santa Susanna con piccoli precedenti penali, che si era recato nello studio dell’avvocato civilista 47enne Fortunato Calò, ieri 30 marzo. L’avvocato è stato arrestato per omicidio. Al termine di una violenta lite con il suo cliente, infatti, il legale gli ha sparato con una pistola e lo ha ucciso.

L’incontro tra i due uomini era avvenuto per discutere di una pratica legale. All’improvviso, racconta su Repubblica Chiara Spagnolo, si sono uditi alcuni spari e il professionista è uscito dalla sua stanza e ha chiesto ai colleghi dello studio associato “Pomarico e Calò” di telefonare ai carabinieri. Appena gli investigatori sono arrivati, l’uomo ha consegnato la pistola e si è costituito. Poco dopo è arrivato sul posto anche il sostituto procuratore brindisino Raffaele Casto.

Il cadavere di Carluccio era a terra, poco distante dalla scrivania di Calò, e nella stanza sono stati trovati numerosi bossoli esplosi dalla pistola, che risulta detenuta regolarmente. Il medico legale, intervenuto per effettuare un primo esame cadaverico, ha riscontrato che il decesso è avvenuto a causa di diverse ferite da arma da fuoco. Stando alle prime ricostruzioni, effettuate dai carabinieri con le testimonianze delle persone che si trovavano in studio, pare che fino a pochi istanti prima dell’omicidio avvocato e cliente stessero discutendo animatamente: i due erano stati sentiti urlare. Il movente del delitto potrebbe essere chiarito dallo stesso Calò nel corso dell’interrogatorio al quale sarà sottoposto alla presenza del sostituto procuratore.

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