Il papà uccide due figli e si getta nel dirupo. Lo shock della gente di Trento

“Era un famiglia perfetta”. “Sembravano una famiglia da pubblicità in tv”. Così i vicini ricordano Gabriele Sorrentino, 45 anni, broker finanziario che lunedì 27 marzo ha ucciso a martellate i suoi bambini di 2 e 4 anni e poi si è tolto la vita. La moglie Sara ha scoperto i corpi dei piccoli al suo rientro a casa. Salva una figlia più grande: era in gita scolastica

Due bambini di due anni e mezzo e quattro uccisi dal padre a martellate, prima di essere accompagnati a scuola. Poi la fuga in auto dell’uomo, il salto nel vuoto da una parete di montagna e il suicidio. Infine il ritorno a casa della madre che ha trovato i corpi martoriati dei figli. Questa la tragedia familiare che ha sconvolto Trento. Teatro del duplice omicidio un appartamento di via della Costituzione, a pochi metri dal Museo delle Scienze, nel nuovo quartiere delle Albere progettato dall’architetto Renzo Piano.

LA MAMMA TORNA A CASA E TROVA I BIMBI UCCISI

La madre dei bimbi, Sara Failla, veterinaria, è tornata a casa all’ora di pranzo ed entrata in soggiorno ha fatto la scoperta: Alberto e Marco in un lago di sangue. Lanciato l’allarme, le forze dell’ordine si sono messe subito alla ricerca del marito della donna, Gabriele Sorrentino, 45 anni, operatore finanziario con un passato da carabiniere, prima nel Comando di Riva del Garda poi come aspirante elicotterista a Bolzano. In breve tempo è stata trovata l’auto dell’uomo, parcheggiata vicino all’hotel Panorama, a Sardagna, sobborgo di Trento che sovrasta la città e si raggiunge in funivia. In fondo ad un dirupo roccioso il corpo senza vita di Sorrentino.

IL MOVENTE ECONOMICO

All’origine di questa tragedia potrebbe esserci un movente di tipo finanziario. Questa la pista principale che seguono gli inquirenti, ha detto il sostituto procuratore di Trento Pasquale Profiti. L’uomo sarebbe stato in procinto di acquistare alcuni appartamenti attigui a quello di proprietà. Ma non sarebbe stato in grado di pagare. E avrebbe dovuto rivelarlo alla moglie che non sapeva nulla. Questa almeno è una delle possibili ricostruzioni. “Si ipotizza che Sorrentino potesse avere difficoltà di carattere economico. D’altra parte nessun biglietto o altra indicazione scritta è stata trovata sulle motivazioni del gesto”, ha sottolineato il magistrato. “Non ci sono stati tentativi di inquinare la scena del delitto. La moglie – ha aggiunto – era uscita di casa come tutte le mattine. L’uomo svolgeva delle attività finanziarie in casa ed era normalmente là con i figli quando la moglie non c’era”. Non si sa ancora se i piccoli si siano accorti di che cosa stava loro accadendo. Sarà l’autopsia a chiarirlo”.

L’hotel Panorama a Sardagna (Trento): in fondo al dirupo sottostante è stato trovato il corpo di Gabriele Sorrentino

UNA TENORE DI VITA NON PIU’ SOSTENIBILE

Secondo il sito Giornalettismo, che riprende il Corriere della Sera, la carriera di Gabriele Sorrentino come broker finanziario stava andando male. L’appartamento di proprietà in cui viveva con moglie e figli alla Albere avrebbe dovuto essere riscattato con un versamento da mezzo milione di euro. Soldi che Gabriele non aveva, e che sarebbero stati necessari per evitare lo sfratto. La moglie Sara sarebbero però stata tenuta all’oscuro dei problemi economici del marito. Probabilmente – sempre questo ordine di motivi siano confermati dalle indagini – la vergogna percepita dal broker lo ha spinto alla follia.

SGOMENTO E DOLORE ALLE ALBERE

C’è incredulità fra i residenti del nuovissimo quartiere delle Albere, ancora poco abitato ma comunque molto frequentato da turisti e studenti grazie alla nuova biblioteca centrale universitaria. “Il padre dei due bimbi mi aveva detto pochi giorni fa che stava per firmare il rogito, se uno decide di acquistare casa dovrebbe essere una persona equilibrata e normale”, dice un vicino. “Non avrei mai pensato che Gabriele avrebbe potuto fare una cosa del genere, sembravano una famiglia da pubblicità in tv. Lui sembrava una bellissima persona che adorava i suoi bambini”. Della famiglia Sorrentino parla anche una delle bariste del locale che si trova nel quartiere delle Albere. “Una famiglia unita, bellissima, perfetta. Il papà aveva un bellissimo modo di fare con i bambini”.

LA SORELLA IN GITA CON LA SCUOLA

Nella tragedia è anche coinvolta la sorella maggiore dei due bambini uccisi, adolescente, attualmente in gita scolastica. “Anche la ragazzina si vedeva che era molto legata a Gabriele”, dice la barista. “I bimbi poi erano molto legati anche al nonno paterno, che vive nell’edificio di fronte ai Sorrentino. Ieri mattina li ho visti come sempre, era tutto normale, erano sereni, anche il padre”. Per il vescovo di Trento, Lauro Tisi questa “è una tragedia familiare, con il suo indicibile carico di dolore, che toglie il respiro”.

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