Allerta black bloc e terrorismo: Roma blindata il 25 marzo, chiuso lo spazio aereo

Cecchini sui tetti, zona rossa, cordoni di polizia, niente camion per evitare attentati come a Berlino. Ultimi ritocchi alle misure di sicurezza per le celebrazioni, sabato 25 marzo 2017, del 60° anniversario dei Trattati di Roma istitutivi dell’Europa unita. Attesi 25 mila manifestanti e centinaia di black bloc. E c’è il timore di gesti emulativi del jihadista di Londra

AGGIORNAMENTO Ore 13:17 –  +++ L’Enac ha comunicato che lo spazio aereo sarà chiuso su Roma e le zone circostanti. Fino alle ore 23 di domani 25 marzo, sono vietati tutti i voli, inclusi quelli con velivoli ultraleggeri e i voli con i mezzi a pilotaggio remoto (droni), in un’area col raggio di circa 10 chilometri dal centro della città +++

All’indomani dell’attacco Isis a Londra sul ponte di Westminster e alla vigilia delle celebrazioni a Roma – sabato 25 marzo – per i 60 anni della firma del Trattato CEE, l’allarme attentati nella capitale italiana è al massimo livello. C’è la minaccia dei black bloc, capaci di devastazioni, come avvenuto a Napoli pochi giorni fa per il comizio di Salvini; e c’è quella imprevedibile del “lupo solitario“, del jihadista che può seminare il terrore alla guida di un’auto, come a Londra. La preoccupazione è alta, hanno riferito i vertici delle forze di polizia e degli 007 convocati al Viminale dal ministro dell’Interno, Marco Minniti, per una riunione straordinaria del Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa). L’indicazione è stata quella di innalzare ulteriormente il livello di attenzione e rafforzare i controlli sui luoghi affollati.

IL CORTEO ANTI EUROPA

Ci saranno almeno 5 manifestazioni anti Europa che sfileranno a Roma il 25 marzo, mentre nella zona rossa attorno al Campidoglio saranno ricordati dalle autorità di tutta Europa i trattati che prepararono la strada dell’Unione. Sono attesi 25 mila manifestanti, fra i quali numerosi black bloc. Il timore maggiore è per il corteo Euro Stop che partirà alle 14. Ma il timore è anche quello di possibili gesti emulativi dell’attacco di Westminster a Londra. Quanto accaduto a Westminster, ha spiegato Minniti, conferma “una minaccia che assume sempre più il carattere dell’imprevedibilità: i tempi di reazione si riducono sempre più. Come Nizza e Berlino, sono attacchi compiuti con i mezzi immediatamente disponibili, come i tir”. Per questo sono stati vietati i camion nelle zone vicine a quelle delle celebrazioni, per evitare che possano accadere attacchi del genere.

DECINE DI ESPULSIONI

Ci sono già state 27 espulsioni quest’anno, l’ultima è quella di un tunisino che viveva a Cinisello Balsamo. Ma non basta. Perché possono passare all’azione soggetti insospettabili, che si sono auto-radicalizzati sfuggendo alle “antenne” degli apparati di sicurezza. Per questo serve anche un presidio accurato del territorio. E vigilati speciali sono i luoghi affollati, diventati obiettivo dei jihadisti a Londra come a Berlino e a Nizza. Impossibile difenderli tutti, se si pensa solo ad una città come Roma, meta di decine di migliaia di turisti ogni giorno. Ecco perché Minniti ha chiesto di rafforzare ulteriormente i controlli nelle aree di maggiore afflusso di persone: monumenti, stazioni, aeroporti, Vaticano, ma anche i posti della movida.

IL MAGGIOR PERICOLO? I SOLITI NOTI

Tuttavia, in assenza di segnalazioni specifiche di pericoli dal fronte terrorista, a preoccupare di più in vista delle celebrazioni per i Trattati di Roma, sono i soliti noti: gli antagonisti dei centri sociali più duri pronti ad usare i cortei di protesta come scudo per violenze di piazza. Un po’ come è successo all’inaugurazione dell’Expo a Milano, l’1 maggio 2015. Segnali di guerriglia urbana ci sono stati anche recentemente, dagli scontri di Napoli per il comizio di Matteo Salvini, alle contestazioni alla Sapienza al ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli. Si stimano in alcune centinaia i potenziali black bloc da tenere d’occhio sabato. E problemi potrebbe crearne anche l’estrema destra, con Forza Nuova che sfilerà. Non sembrano invece in arrivo presenze significative dall’estero. Si parla di qualche decina di persone.

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