Omicidio Vannini, la rettifica dei legali: “Anche se operato in tempo non si sarebbe salvato”

Sul misterioso omicidio di Marco Vannini ci sono ancora molte ombre; ora spunta una dichiarazione dei legali: se operato in tempo il ragazzo non si sarebbe salvato

Settima udienza per il caso dell’omicidio di Marco Vannini, il ragazzo morto il 23 giugno 2016 in circostanze ancora da chiarire nella villetta di Ladispoli. Della vicenda si è parlato molto poco, ma grazie alla visibilità del caso andato in onda anche a Chi L’ha Visto? sta avendo ultimamente una maggiore risonanza mediatica. C’è grande curiosità nello scoprire come siano andate dunque le cose quel tragico giorno in cui, stando ai fatti, il padre della fidanzata di Marco, Antonio Ciontoli, ha inavvertitamente sparato e ucciso con il ragazzo con un colpo di pistola.

L’udienza di questa settimana è stata cruciale perchè al centro del dibattito in aula ci si poneva una domanda: Marco Vannini si poteva salvare? I legali dei Ciontoli e di Viola Giorgini hanno inviato una lettera alla redazione del sito Terzo Binario che ha seguito in diretta l’udienza, con una rettifica per alcune dichiarazioni che erano state riportare. Gli avvocati Miroli e Messina della famiglia Vannini avevano confermato che Marco Vannini poteva salvarsi se fosse stato operato entro 30 minuti dallo sparo. La circostanza non risulterebbe corretta, perchè se anche Antonio Ciontoli avesse informato subito i medici soccorritori delle condizioni in cui versava il ragazzo, non ci sarebbe stato comunque niente da fare. I legali fanno sapere: “Giova precisare, infatti, che il sig. Ciontoli non aveva alcuna consapevolezza circa la gravità delle lesioni che avevano devastato internamente Marco, essendo, purtroppo, convinto, che la pallottola fosse rimasta all’interno del braccio”.

La lettera dei legali spiega inoltre che il tempo per poter salvare la vita del ragazzo, non poteva essere inferiore ad un’ora e mezza, minimo indispensabile per consentire all’ambulanza di giungere sul luogo dell’incidente. Gli avvocati continuano quindi a sostenere che a causa delle gravi lesioni interne il quadro clinico era ormai compromesso, eppure Ciontoli è stato comunque accusato di aver perso tempo prezioso nel maldestro tentativo di camuffare la scena del crimine, per motivi ancora sconosciuti. Il caso rimane aperto.

Photo Credits: Facebook

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