Il caso Virginia Raggi: consensi in picchiata per il Movimento Cinque Stelle

Fra caos politico e avvisi di garanzia le vicende della sindaca di Roma stanno incidendo nei sondaggi: calo record per M5S nell’arco di una sola settimana. E il Pd torna saldamente in testa 

La sindaca pentastellata di Roma, Virginia Raggi, e le vicende giudiziarie e politiche che la riguardano stanno avendo un forte impatto sulla base del Movimento Cinque Stelle. Se mentre fino a pochi giorni fa molti sostenevano anzi un ricompattamento dei militanti attorno a Beppe Grillo e ai suoi luogotenenti di tutta Italia, anche solo per reazione difensiva, adesso le cose sembrano cambiare. Lo sostiene Il Giornale. Sul sito web del quotidiano milanese è citato un sondaggio di Ixè per Agorà, stando al quale soltanto nell’ultima settimana, M5S ha perso  il 2,3% delle intenzioni di voto. Cioè, quasi un elettore su dieci di Beppe Grillo si sta allontanando per colpa di quanto sta succedendo dalle parti del Campidoglio.

I sondaggi vanno sempre e comunque presi con le molle. Però stavolta la rilevazione di Ixè indica una netta inversione di tendenza. Lo stillicidio di notizie in arrivo dalla Capitale – gli avvisi di garanzia alla sindaca, gli sfoghi incauti ma micidiali di un assessore importante e autorevole come Paolo Berdini – costano più di due punti e i Cinque Stelle scendono dal 29,9 al 27,6%. Il Pd adesso è oltre tre punti sopra i grillini. Uno dei deputati romani di spicco, Alessandro Di Battista, prova a minimizzare, scrive ancora Il Giornale. “Se dovessimo fare quello che ci conviene – dice Di Battista – ci terremmo anche i rimborsi elettorali anziché restituire milioni di euro. Invece facciamo quello che è giusto”.

In Campidoglio, intanto, il fronte giudiziario resta aperto. Anzi: spalancato. Virginia Raggi è indagata in due inchieste diverse con differenti ipotesi di reato e, senza parlare del giallo della polizza vita, che però non costituire ipotesi di reato, si attende poi l’interrogatorio del suo ex braccio destro Raffaele Marra, arrestato il 16 dicembre, accusato di corruzione in concorso con il costruttore Sergio Scarpellini. Sul piano politico l’assessore al Bilancio, Andrea Mazzillo cerca di rassicurare: “Non vi preoccupate, stiamo andando avanti, è tutto a posto”. Sono tanti però i romani delusi dall’amministrazione pentastellata, e dalla vicenda annosa dello stadio della Roma in particolare. E le dimissioni di Paolo Berdini sono tuttora congelate, in attesa di trovare un sostituto.

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