Iraniana “toscana” bloccata dal bando di Trump. La salvano i social media

L’odissea di Hamaseh Tayari, veterinaria all’Università di Pisa che lavora a Glasgow: non poteva rientrare in Scozia in aereo per il blocco imposto da Trump ai cittadini di 7 paesi musulmani fra cui l’Iran. Ma in Rete si è scatenata la solidarietà: col crowdfunding le è stato pagato il biglietto per un’altra tratta

“In questo paese apprezziamo le persone per quello che sono e il valore che portano, non per il timbro sul passaporto, il colore della pelle o la religione che praticano”. È lapidario il post su Facebook del professor Anton Muscatelli, rettore dell’Università di Glasgow, in Scozia. Una studentessa PhD del suo prestigioso ateneo, l’iraniana Hamaseh Tayari, veterianaria, è infatti incappata sabato scorso nel divieto di ingresso negli Stati Uniti per i cittadini di sette grandi paesi musulmani messi sulla “lista nera” dal presidente americano Donald Trump. L’Iran è uno di questi.

LEI È IRANIANA? NON PUO’ PARTIRE

La giovane Hamaseh era in vacanza in Costa Rica con il compagno italiano, Alessio Citi di Vicopisano (Pisa). Giunti sabato 28 gennaio all’aeroporto di San José in Costa Rica per rientrare a Glasgow via New York, Alessio e Hamaseh hanno scoperto che gli effetti del veto di Trump contro i musulmani provenienti da alcuni paesi – emesso proprio quel giorno – aveva conseguenze gravi anche per loro. La carta d’imbarco di Hamaseh non poteva essere stampata dato che la sua Visa di transito per gli Stati Uniti improvvisamente era decaduta, a causa del fatto che la dottoressa Tayari ha un passaporto iraniano. I due ragazzi, furibondi e costernati, non hanno perso tempo. E hanno postato sui social, Facebook e Twitter, tutto l’accaduto. Con anche la foto del diniego dell’American Airlines che richiama l’ordine esecutivo di Trump dello scorso 28 gennaio (nella foto in alto, tratta dal profilo Facebook di Alessio Citi).

BIGLIETTI DA 2600 STERLINE

L’unica soluzione praticabile a quel punto era cambiare percorso ma il volo per Glasgow via Madrid-Londra poneva un altro grosso problema, il costo del biglietto aereo. Dove trovare le 2600 sterline necessarie? Si tratta, tanto per capirsi, di oltre 3 mila euro. Intervistata radiofonicamente dalla BBC scozzese Hamaseh ha detto che una cifra del genere avrebbe creato a sé e ad Alessio grossi problemi. Avrebbero dovuto fare pesanti sacrifici, del tipo: non pagare affitto e bollette e per mesi interi.

SCHIAFFO A TRUMP COL CROWDFUNDING 

Intanto i tweet e i post su Facebook degli amici italiani e scozzesi della coppia di fidanzati si moltiplicavano. Fino a far decollare un crowdfunding, lanciato dall’associazione Women for Independence che in poche ore, grazie al tam tam sui social media e l’ondata di critiche al provvedimento del neo presidente americano ha raccolto 6175 sterlinepiù del doppio della cifra necessaria a coprire il costo dei biglietti per i due ragazzi fino a Glasgow. La reazione di Hamaseh è stata di stupore e gratitudine. Il resto dei fondi, oltre il costo dei biglietti, saranno donati allo Scottish Refugee Council.

HAMASEH L'”ITALIANA”

Hamaseh è cresciuta in Italia. Si è laureata in veterinaria nel 2012 e si è specializzata con un dottorato all’Università di Pisa prima di trasferirsi in Scozia per lavorare all’Università di Glasgow dopo un ulteriore periodo di formazione in Svizzera. “Ho ancora la nazionalità iraniana”, ha raccontato, “perché non ho mai pensato di cambiarla. Non ho mai avuto problemi fino ad ora, forse ho dovuto aspettare un po’ più a lungo per i visti, ma nulla di tutto questo mi è mai accaduto.”

Hamaseh Tayari
Hamaseh Tayari

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 Photo credits: Facebook
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