Colombia: crolla un ponte sospeso, strage di turisti

È crollato un famoso ponte in Colombia: secondo le autorità locali il bilancio è di 11 morti e 14 feriti, ma il numero delle vittime potrebbe aumentare.

In un’area rurale della Colombia centrale, nei pressi di Villavicencio, è crollato un famoso ponte sospeso: il luogo era un’attrazione turistica parecchio frequentata e il motivo che ha scatenato la tragedia sarebbe stato proprio il sovraffollamento dell’attrattiva, secondo i funzionari locali. A 75 chilometri a sudest dalla capitale Bogotà, il ponte era un famoso passaggio sospeso tra due rupi: nella sua caduta da quasi 80 metri d’altezza ha portato giù con sé molti turisti, 11 dei quali hanno perso la vita nell’accaduto, mentre altri 14 sono rimasti gravemente feriti.

Da quanto si apprende dalle autorità del posto, però, il bilancio dei morti potrebbe tuttavia salire, poiché le ferite riportate da alcune delle vittime sono risultate quasi letali. Il ponte, costruito con tavole di legno e corda, era una delle principali mete turistiche della zona. I vigili del fuoco colombiani, accorsi prontamente sul luogo con 14 ambulanze a seguito della tragedia, affermano che i morti comprendono anche alcuni minori. L’incidente si è verificato probabilmente a causa di un sovraccarico del ponte, che non ha retto al sovraffollamento dovuto ai tre giorni del fine settimana di vacanza: sembra che sopra l’attrazione ci fossero quasi 30 persone al momento del crollo.

Per aiutare i feriti che sono caduti nella gola, ricoverati ora in diverse strutture ospedaliere della zona, le autorità di Villavicencio hanno chiesto alla popolazione locale di recarsi a donare il sangue. Il capo della Protezione civile colombiana, Juan Carlos Guzmán,  ha dichiarato che “serve sangue di qualsiasi gruppo anche per i quattro bambini, fra i 5 e i 12 anni, sopravvissuti al volo”. Tra gli escursionisti precipitati dalla passerella, non ci dovrebbero essere italiani, sebbene non siano ancora trapelate informazioni precise sulle identità delle vittime.

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