Istanbul, strage di Capodanno: terra bruciata attorno al killer [VIDEO]

Cade la pista cinese. Il presunto attentatore al night Reina non sarebbe uno uiguro, come sembrava fino a ieri 2 gennaio, ma un giovane di 28 anni del Kyrgyzstan. La moglie è stata arrestata. “Non sapevo che mio marito fosse simpatizzante dell’Isis” si è difesa

Terra bruciata attorno al presunto attentatore della notte di Capodanno a Istanbul, Turchia. La moglie dell’uomo è stata arrestata. L’obiettivo delle forze dell’ordine turche è di arrivare presto alla cattura del giovane che è in fuga. Non si tratterebbe però di un cinese uiguro come detto ieri, 2 gennaio. L’attentatore presunto avrebbe un nome e un cognome ormai noti, avrebbe 28 anni, e sarebbe giunto in Turchia dal Kyrgyzstan, Paese montuoso del centro Asia, ex repubblica sovietica, rimanendo fuori dai radar dell’intelligence.

IL VIDEO SELFIE IN PIAZZA

Il video che vi mostriamo è un video-selfie in cui il presunto killer attentatore di Capodanno a Istanbul mostra se stesso prima della strage in piazza Taskim. Il video è tratto dall’account Twitter di un cronista del giornale Karar, ed è stato reso pubblico anche da altri media della Turchia. Lo ripetiamo, a oggi 3 gennaio si tratta di un presunto responsabile dei fatti. A cui stanno dando la caccia migliaia di poliziotti in tutta la Turchia, ma non vi è ancora la certezza che sia lui.

UNA STRAGE FULMINEA

L’uomo è ritenuto responsabile del massacro di 39 persone e del ferimento di almeno altre 69 all’interno del night discoteca Reina, uno dei più famosi di Istanbul, con affaccio sul Bosforo, alle 1:30 della notte del 1 gennaio 2017. Avrebbe sparato 180 colpi con un mitra: un proiettile su due sarebbe andato a segno, per una strage di uomini e donne inermi compiuta in 20 minuti. La notizia dell’arresto della moglie del presunto killer è riportata oggi 3 gennaio dalla corrispondente di ITV britannica Sally Lockwood, che cita fonti della polizia.

LA DIFESA DELLA MOGLIE

La donna, riferisce il quotidiano Haberturk, è stata fermata nella provincia anatolica conservatrice di Konya, dove il killer sarebbe giunto anche con i due figli a fine novembre dal Kirghizistan. “Ho saputo dell’attacco dalla tv. Non sapevo che mio marito fosse un simpatizzante di Daesh” (Isis), avrebbe detto alla polizia turca la moglie del presunto killer di Capodanno, secondo quanto riferisce il giornale Haberturk.

Photo credits: Twitter; video credits: Twitter

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