Porno online: schedati quelli che navigano nei siti a luci rosse

Finora l’unico filtro presente sui siti porno era una schermata con una domanda chiara: “Hai più di 18 anni?”. Ora, però, arriva una nuova legge.

La notizia ha scioccato numerosi navigatori eppure è vera e arriva da Londra. I filtri per bloccare i teenager che navigano nei siti a luci rosse sono troppo deboli. Così la Gran Bretagna ha deciso di porvi rimedio, schedando gli utenti dei siti porno per evitare che sulle pagine a luci rosse ci finiscano anche i minorenni. Come fare, peò, senza violare la privacy degli utenti biricchini? Si pensa a una registrazione di chi naviga sulle pagine hard in modo da poter rendere possibile l’idea di bloccare chi cerca di entrare senza essere maggiorenne. L’idea ha già scatenato le proteste dei gruppi che tutelano la privacy, come scrive il Giorno.

Qual è il problema? “Si rischia di rovinare la vita a tante famiglie”, ha detto un portavoce del gruppo pro privacy Open Rights Group, che ventila il pericolo di fughe di dati. D’altra parte, oggi per utilizzare siti per adulti basta rispondere sì sulla schermata iniziale, in cui si chiede all’utente se ha compiuto i 18 anni di età. Appare, dunque, veramente troppo semplice mentire. Così la pensa il governo britannico, allarmato anche dalla posizione del Paese nella classifica mondiale dei fruitori del porno online, secondo cui il Regno Unito è in vetta all’elenco con Usa e India.

Se il progetto andrà a buon fine, per entrare sui siti a luci rosse ci si dovrà registrare e si avrà un codice di accesso: si creerà dunque un vero e proprio elenco di utenti, una black list da cui sarà impossibile uscire. I siti che non utilizzeranno questi filtri saranno oscurati in tutto il Paese. Siete pronti per la rivoluzione del porno? Per il momento è attesa solo in Inghilterra.

online-dating-sesso-1

Photo Credits: Twitter

Impostazioni privacy