Omicidio Yara Gambirasio, una nuova scioccante verità

Nuovo, ennesimo colpo di scena per quanto riguarda il delitto di Yara Gambirasio. Sulla giacca delle 13enne sono state trovate delle macchie di sangue che appartengono a Silvia Brena, l’insegnante di ginnastica di Yara

La traccia genetica scoperta sul polsino del giaccone di Yara con il Dna di Silvia Brena, una delle insegnanti di ginnatisca della ragazza, non è di saliva o di altro materiale biologico. “È positiva al sangue, abbiamo escluso che sia saliva o altro materiale biologico“, ha rivelato, incalzato dalle domande dei difensori di Bossetti, il capitano Nicola Staiti, uno degli ufficiali del Ris di Parma che ha firmato la relazione su tutte le attività di indagine scientifica. E non può che essere una traccia lasciata nelle ultime ore di vita di Yara perché ha resistito molto bene a tre mesi di intemperie, pioggia e neve.

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Non era stata dilavata“, ha aggiunto il capitano. “Aveva un profilo complesso. L’abbiamo trovata perché sul polsino del giaccone abbiamo notato alcuni aloni scuri. Così abbiamo scoperto che si trattava di una traccia genetica. Era il Dna della Brena“. Ma può essere una traccia lasciata per contatto?, ha chiesto l’avvocato Claudio Salvagni. Lo escluderei, ha risposto l’ufficiale, È qualcosa di più corposo. Silvia Brena già era comparsa in aula come testimone e ad almeno dieci domande rispose: “Non ricordo“. Adesso i difensori di Bossetti quasi certamente chiederanno che torni in aula a tentare di spiegare come mai sul giaccone di Yara ha lasciato una traccia di sangue. Prima di questo colpo di scena il capitano Staiti e il suo collega Fabiano Gentile avevano parlato a lungo del Dna di Bossetti scoperto sugli slip di Yara. Lo hanno definito un profilo perfetto e completo, non c’è margine di errore, è il Dna di Massimo Bossetti.

Photo Credits: Twitter

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