Denise Pipitone, la madre: “I mostri sono in libertà”

Il primo settembre del 2004 spariva nel nulla da Mazara del Vallo la piccola Denise Pipitone, 4 anni. Dopo due processi non è stato trovato alcun colpevole.

Il 1 settembre 2004 una bambina scompare nel nulla a Mazzara del Vallo; si tratta di Denise Pipitone. La madre Piera Maggio l’aveva affidata alla nonna materna nella mattinata. Mentre la nonna cucinava,  Denise si era spostata a casa della zia dove aveva incontrato anche il cugino per poi far ritorno dalla nonna, ma nel tragitto  la piccola scompare nel nulla. Un mese dopo, nel corso delle indagini, la piccola viene avvistata a Milano insieme ad un gruppo di zingari. La polizia interviene ma non in tempo e Denise scompare di nuovo.

Tante segnalazioni arrivano da tutta Italia, sono in tanti a credere di aver visto Denise, ma la piccola Pipitone risulta introvabile. La svolta investigativa arriva nel mese di maggio del 2005, quando le indagini si concentrano sulla pista familiare e su Jessica Pulizzi, la sorellastra di Denise. L’astio di Jessica nei confronti di Piera Maggio è dovuto ad una presunta gelosia della ragazza che non accettava la relazione tra suo padre e Piera Maggio. Jessica già in precedenza aveva manifestato a Piera Maggio il suo disprezzo mediante insulti e foratura di gomme, il rapimento della figlia sarebbe stato un ulteriore atto punitivo. Jessica ha raccontato numerose bugie e ha negato di essere vicino la casa di Denise quel giorno, nonostante tutto sia stato smentito dalle celle telefoniche della zona. Lei era lì. Il colpo di scena arriva il 5 dicembre nel processo d’appello, dove si apprende in un’intercettazione ambientale risalente all’11 ottobre del 2004, dopo un’accurata ripulitura dei nastri, che Jessica ha detto alla sorella Alice la seguente frase: “Quanno eramu ‘ncasa, a mamma l’ha uccisa a Denise» (quando eravamo a casa, la mamma ha ucciso Denise)”, l’audio però è pessimo e il 27 giugno 2014 Jessica Pulizzi viene assolta dal Tribunale di Marsala con l’accusa di concorso nel sequestro di Denise, assolta per non aver commesso il fatto e per mancanza di prove.
Da allora sono passati 12 anni e di Denise e del suo destino non si sa ancora niente, la madre Piera Maggio ha recentemente dichiarato: «Sono trascorsi dodici anni senza mia figlia, senza verità e giustizia. I colpevoli? Sono liberi di vivere la loro vita, indisturbati. In galera ci vanno solo i ladri di polli, invece i ladri di bambini, i mostri crudeli, girano per le vie della città, apparentemente tranquilli».
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Photo Credits: Twitter
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